Burocrazia, è ancora un nemico
Nonostante le numerose riforme fatte e quelle annunciate la macchina amministrativa è ancora lenta, farraginosa e soprattutto è percepita come un ostacolo a qualsiasi attività lavorativa o iniziativa imprenditoriale. Il verdetto quindi è di una sonora bocciatura. Èquanto emerge nell'indagine condotta dall'Ispo (Alliaxagroup) che sarà presentata la prossima settimana al Forum della Pubblica Amministrazione. Non raggiunge infatti la sufficienza il voto medio (5,5) attribuito dagli italiani agli uffici pubblici, che in nessun ambito riescono a meritarsi la sufficienza. La valutazione complessiva risulta comunque superiore, seppure di un soffio, a quella espressa nel 2002 (5,4). Alle file e attese agli sportelli, va ancora una volta la maglia nera nel giudizio dei cittadini che riservano a questi disagi, come già nel 2002, il voto più basso (4,4 contro il precedente 4,5). Giudizio molto critico anche sui tempi di risposta per prestazioni (4,5 contro il precedente 4,6), la quantità di documenti richiesti ai cittadini (4,6 contro 4,7) e la qualità delle informazioni e disponibilità delle informazioni utili (4,9 contro 4,8). Il risultato migliore è il 5,4 attribuito all'utilizzo di nuove tecnologie. Anche in questo caso si tratta di un'insufficienza ma la valutazione migliora rispetto a un anno fa (5,1). I cittadini, infatti, mostrano di apprezzare i progressi compiuti sul versante dell'automazione e della digitalizzazione per effetto delle misure adottate dal ministero dell'Innovazione tecnologica. Anche la soddisfazione dei cittadini nei rapporti con i dipendenti pubblici resta lontana dalla sufficienza. 4,8 è il voto medio assegnato all'efficienza degli impiegati, equivalente a quello del 2002.