Imprese, nascite record Il Lazio fa da traino con oltre 3.000 aziende
L'altro dato significativo è che a tenere alta la media Nel primo trimestre del 2003 il sistema Italia ha contato oltre 6.000 nuove imprese con un ritmo di crescita che ha visto il Mezzogiorno trainare la media nazionale è il Mezzogiorno. Questo è il quadro che emerge dall'indagine effettuata da Unioncamere e Infocamere sulla base dei dati di Movimprese e mostra che nel periodo gennaio-marzo di quest'anno 112.876 nuove iscrizioni di imprese presso le camere di commercio a fronte di 106.434 cessazioni di attività. Tra le diverse regioni il Lazio registra, appunto, il maggior incremento, mentre volano le società di capitale con un saldo positivo pari a 13.571 unità. Il saldo attivo - in base alle rilevazioni che saranno presentate nel corso della Prima Giornata dell'economià il 5 maggio - si attesta così a 6.442 unità con un incremento, rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, dello 0,13% che porta lo stock complessivo delle imprese a 4,830 milioni di unità. Pur contenuto in valore assoluto - spiega Unioncamere - il dato assume un valore positivo considerando la forte stagionalità che interessa il primo trimestre di ogni anno, periodo nel quale viene rilevata la maggior parte delle chiusure effettuate in prossimità della fine dell'anno precedente. «Le imprese italiane - ha commentato il presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli - escono da un trimestre difficile sotto molti punti di vista ma la loro voglia di fare non si arresta neanche davanti ad orizzonti incerti come quelli attuali. Le nostre previsioni il prossimo triennio vedono proprio nelle regioni del Sud e del Centro la spinta per un rilancio della crescita del reddito del Paese». Il dato delle società di capitale compensa sia il saldo negativo delle società di persone (-669 unità), sia quello, come sempre più marcato, delle ditte individuali (-7.336 unità). Per quanto riguarda le diverse zone del paese - evidenzia l'indagine di Unioncamere - il Nord-Ovest e il Nord-Est hanno chiuso il trimestre rispettivamente con 2.623 e 787 unità in meno, distribuite tra società di persone (-1.388 nel Nord-Ovest e -245 nel Nord-Est), ditte individuali (-3.661 unità nel nord-ovest e -2.775 unità nel nord-est). Nel Mezzogiorno la dinamica di entrata-uscita è meno marcata e le cessazioni nettamente meno numerose delle iscrizioni, indipendentemente dalla forma giuridica: il saldo del Mezzogiorno è superiore (con 6.687 unità) al saldo nazionale (6.442 unità) e compensa i saldi negativi delle due circoscrizioni settentrionali.