I Bot crollano al minimo assoluto Quelli a 9 mesi rendono l'1,7%

Il rendimento dei Bot a 263 giorni, in pratica 9 mesi, è sceso al 2,007% lordo: mai un titolo del Tesoro era finito così in basso, tanto più se si pensa che il rendimento effettivo (cioè detratte tasse e commissioni) per i risparmiatori si colloca all'1,7%. Chi ha investito in questi titoli si ritroverà un rendimento effettivo negativo pari all'1,1% (è questa infatti la differenza tra il rendimento netto dei BoT a nove mesi e il tasso d'inflazione ufficiale). In soldoni, chi ha investito 5.000 euro in Bot a nove mesi se ne ritroverà 4.945, vale a dire 55 in meno. Il crollo dei rendimenti è stato imputato anche questa volta a un errore da parte di un operatore che avrebbe confuso il prezzo massimo dei Bot a 263 giorni (una scadenza "atipica") con quello dei Bot semestrali, facendo sballare il prezzo di aggiudicazione e, di conseguenza, il rendimento. Una spiegazione poco convincente che fa sorgere più di un dubbio sulla professionalità degli operatori italiani o fa sospettare qualche maneggio, tanto più che la domanda è stata di ben cinque volte superiore all'offerta (10.092,7 milioni di euro contro i 2.000 milioni di controvalore dell'emessione). Altra stranezza: se i rendimenti dei BoT a nove mesi vanno a picco per un cosiddetto "errore tecnico", quelli dei Bot semestrali e quelli dei Ctz sono invece risultati in aumento (seppur lieve). Il rendimento dei Bot a sei mesi salgono infatti di 0,03% al 2,388% lordo (circa il 2% netto), i CTz al 2,48% lordo (+0,15%), cui corrisponde un rendimento netto prossimo al 2,15%. Il 29 aprile andranno all'asta Btp e Cct.