Bollette luce, aumenti da record
Allarme Federconsumatori: il governo intervenga con tagli alle tariffe
A fare due conti è l'Osservatorio nazionale tariffe della Federconsumatori. Per le famiglie italiane si prospetta un vero salasso. Quest'anno la bolletta sarà più cara del 3,6% rispetto all'anno scorso con un aumento che si aggira sui 12 euro. Si tratta di una spesa di due euro in più per ogni bolletta bimestrale che dovrebbe alleggerire i portafogli di 350 euro. Gli italiani quindi si troveranno a dover pagare il 33,2% del 1995. Responsabile numero uno continua ad essere il petrolio. L'anno scorso il greggio era su quota 24 dollari al barile ma quest'anno, per effetto della guerra in Iraq, ci sono state impennate vicino ai 40 dollari e tutto lascia prevedere una quotazione su base annua intorno ai 27 dollari. Neppure due anni di liberalizzazione e di riforma tariffaria dell'Authority sembrano aver avuto l'effetto di arginare l'impatto immediato che l'aumento del greggio ha sulle bollette. Dallo studio della Federconsumatori emerge che fino al '99 le tariffe sono scese o rimaste ferme. Poi a partire dal '99 è ricominciata la corsa con aumenti, nell'arco di un anno, dal '99 al 2000, fino al 14%. Ecco qualche esempio chiarificatore. Per la famiglia tipo (residente con 3 kilowatt impegnati e consumi annui di 2.700 kwh) l'importo per le sei bollette 2003 dovrebbe raggiungere, secondo le stime della Federazione dei consumatori, i 346,70 euro, con un incremento superiore all'andamento dell'inflazione ed un rincaro di quasi 50 euro rispetto a 8 anni fa. L'aumento atteso per quest'anno arriverebbe a sfiorare i 20 euro per le famiglie che, sempre residenti con potenza impegnata pari a 3kw, arrivano a consumare 3.500 chilowattora. Questa tipologia è sempre più diffusa in quanto comprende non solo le famiglie numerose ma anche quelle dove si fa largo uso di elettrodomestici e di impianti elettrici vari. Il ministero delle Attività produttive però minimizza. Gli aumenti delle bollette elettriche sono inferiori all'incremento del prezzo del petrolio e grazie alla decreto legge anti-inflazionistico di fine agosto scorso è stato mitigato l'impatto dell'aumento del greggio sulle bollette. L'aumento che si è registrato il primo aprile di quest'anno - rileva ancora il ministero - è poco più del 3% ed è «molto inferiore all'incremento del prezzo del petrolio, che nello stesso periodo è aumentato di quasi due volte e mezzo». Queste spiegazioni però non soddisfano più di tanto i consumatori che tornano a sollecitare una «ripulitura» della bolletta dagli oneri impropri e chiedono una riduzione delle tariffe a fronte degli aumenti di produttività e efficienza dei produttori.