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Metalmeccanici trattativa in salita Sindacati spaccati

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Giovedì 24 le parti torneranno a vedersi per un nuovo incontro, l'ultimo prima della scadenza della moratoria sugli scioperi, il 27. Incontro al quale i sindacati si presentano su posizioni ancora più distanti dopo l'apertura sui salari giovedì scorso da parte di Federmeccanica, ritenuta un passo avanti da Fim e Uil, e del tutto censurata dalla Fiom, che sembra perciò escludere qualsiasi stretta conclusiva. Nell'ultima riunione Federmeccanica si era detta disponibile a discutere di aumenti salariali che superino i 68 euro (il 4,3%, pari alla somma tra l'inflazione programmata per il prossimo biennio e lo scarto tra quella programmata e reale degli ultimi 18 mesi), venendo così incontro alle richieste di Fim e Uilm, pari a 92 euro (calcolati sulla base dell'inflazione prevedibile). Un'apertura, come ha precisato il presidente di Federmeccanica, Alberto Bombassei, «nel rispetto delle regole e dei criteri dell'accordo interconfederale». Ma proprio questa precisazione (giudicata da Fim e Uilm una dimostrazione della «volontà politica» di fare il contratto), ha aumentato le distanze con la Fiom (che peraltro ha chiesto un aumento di 135 euro): perchè si potrebbe tradurre con l'anticipo del divario, già realizzato, tra inflazione programmata e reale.

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