Occupazione, «mobilità lunga» per i 7mila delle aziende in crisi
La novità più significativa è l'introduzione della cosiddetta mobilità lunga per 7mila lavoratori di aziende in crisi, prorogando al 31 dicembre 2004 la data di collocazione in mobilità, e che prevede benefici contributivi per la società acquirente dello stabilimento Ocean di Verolanuova, attualmente in amministrazione controllata. Benefici che costeranno complessivamente 9,5 mln di euro di cui 2,5 mln nel 2003; 3,5 nel 2004 e 3,5 nel 2005, la cui copertura graverà sul Fondo per l'Occupazione. Ma ecco in che cosa consiste la mobilità lunga: con il dl, il governo, prorogando una misura sospesa a dicembre 2002, dà alle aziende lo strumento legislativo necessario a concedere la mobilita' lunga a 7mila lavoratori dipendenti da imprese, a cominciare da Fiat, Polo elettronico abruzzese e Telecom, i cui piani di gestione degli esuberi sono stati oggetto di esame in sede di presidenza del consiglio dei ministri o di ministero del lavoro nel periodo 1 gennaio 2002-31 marzo 2003. Si tratta di una misura che non comporta oneri a carico dello Stato essendo finanziata dalle aziende interessate alle quali spetterà, trovato l'accordo con i sindacati, scegliere, facendone domanda entro il 30 giugno 2003, se farvi ricorso. Non si determineranno pensionamenti anticipati visto che, come sostenuto dal sottosegretario al Lavoro, Maurizio Sacconi, i lavoratori interessati saranno collocati in pensione nel rispetto della normativa vigente in materia di anzianità e vecchiaia. Viene prorogata la collocazione in mobilità di un anno, al 31 dicembre 2004 e rinviata dal 15 giugno al 31 marzo 2003 la data per l'esame dei progetti di gestione degli esuberi. Sono due i requisiti necessari neccessari per usufruire della mobilità lunga, al momento della cessazione del rapporto di lavoro: compimento di un'età anagrafica inferiore di non più di 10 anni rispetto a quella prevista dalla legge per il pensionamento di vecchiaia; anzianità contributiva non inferiore a 28 anni.