Nomine, pronti i ribaltoni negli enti
A fare la parte del leone è soprattutto la Lega che dopo aver messo a segno il trasferimento di Raidue a Milano ora punta a sedere nella plancia di comando dell'Alitalia. Bonomi, manager di provata fede leghista, è pronto a prendere il posto del presidente Cereti. Il ribaltone ai vertici della compagnia di bandiera sembra cosa fatta anche se l'altro ieri il ministro delle Infrastrutture Lunardi invitava a non dare la nomina per scontata. Ma in soccorso di Bonomi è intervenuto il leader della Lega Bossi che non ha esitato in commenti lusinghieri, tanto da far svanire qualsiasi dubbio sull'avvicendamento. Mengozzi verrebbe confermato come amministratore delegato mentre alla vicepresidenza l'Udc punta a mettere un suo manager. La questione Alitalia dovrebbe essere affrontata nel consiglio dei ministri di venerdì insieme alle nomine dell'Enac, l'organismo di controllo dell'aviazione civile, e dell'Enav. Per la presidenza dell'Enac la candidatura più quotata è quella di Vito Riggio, consulente del ministro Lunardi. Alla direzione generale il totonomine vede in corsa Silvano Manera, attuale responsabile della sicurezza del colo di Alitalia ma non si esclude una conferma dell'attuale Pierluigi Di Palma. All'Enav che si occupa della sicurezza del volo potrebbe arrivare Bontempi con un passato nel gruppo Alenia. Ieri il viceministro delle Infrastrutture Tassone ha lasciato capire che il governo vuole stringere i tempi sulle nomine per gli enti del settore aereo vista la situazione di grande tensione che si sta creando nel trasporto aereo a seguito della crisi dell'Alitalia. In particolare Tassone ha ribadito la necessità di accelerare la riforma dell'aviazione civile. «Il ddl Romani è in sede referente e se dovesse arenarsi in una dialettica sterile allora il governo ha il diritto-dovere di intervenire con un suo decreto legislativo». Quanto all'Enav, secondo il viceministro, la forma di spa è «inadeguata» e lo status giuridico andrebbe cambiato. La Lega è pronta a mettere una bandierina anche sull'Inps. In pole position c'è Alberto Brambilla, sottosegretario al ministero del Welfare anche se Maroni vorrebbe confermare l'attuale commissario Sassi. Alla fine potrebbe anche comparire un altro nome sempre targato Lega. Cambio della guardia anche all'Inpdap, l'istituto di previdenza del pubblico impiego. Al presidente e ora commissario Rocco Familiari potrebbe succedere Marco Staderini, ex consigliere d'amministrazione della Rai, vicino all'Udc. Sull'Inail la partita è ancora in alto mare. A scontrarsi per conquistare i vertici sono Forza Italia e Alleanza Nazionale.