Ferrovie, accordo fatto sugli aumenti
150euro, probabilmente in due tranche. La firma sul nuovo contratto delle attività ferroviarie è prevista per oggi. La novità, a quanto si apprende, sarebbe nella ulteriore quota media di 550 euro per coprire i primi mesi di quest'anno di vacanza contrattuale. Altra novità è che per la prima volta a siglare il contratto ci sarà anche l'Ugl. Nel corso della no stop cominciata due mesi fa, dopo uno stallo di oltre 3 anni, lo scoglio più grosso ha naturalmente riguardato la parte economica. L' intesa, a quanto si apprende, ruoterebbe per quanto riguarda il contratto delle attività ferroviarie vero e proprio, intorno a aumenti di 50 euro medi mensili dal primo settembre 2003, più un ulteriore aumento di 35 euro medio dal primo luglio 2004. Per ciò che concerne il contratto di confluenza delle ferrovie, vale a dire l'integrativo Fs relativo al passaggio al nuovo contratto, sarebbero previsti altri 30 euro, suddivisi in due tranche da 15, la prima dal primo gennaio 2004 e la seconda dal primo settembre 2004. Inoltre, in relazione alla vacatio contrattuale (il contratto dei ferrovieri è scaduto a fine dicembre 1999), verrebbe corrisposta una «una tantum» media di circa 1.600 euro, relativa al periodo primo gennaio 2000-31 dicembre 2002; a questa va aggiunta l'ulteriore quota maturata nei primi mesi del 2003, pari a circa 550 euro medi. Il valore dell' una tantum potrebbe però essere ritoccato al ribasso, in ragione di una moratoria salariale firmata dai sindacati per l'anno 2000. Il nuovo contratto delle attività ferroviarie, di durata quadriennale, dovrebbe decorrere dal primo gennaio 2003, e dovrà essere applicato da tutte le imprese anche private che esercitano in maniera prevalente l'attività di trasporto su ferrovie. Ci sarà anche un aumento dell'orario da 36 ore a 37,30-38 ore settimanali. I dipendenti delle Ferrovie, circa 100.000 addetti, però continueranno a mantenere le attuali 36 ore settimanali. L'accordo che si profila sembra aver accolto il pacchetto di richieste avanzate dai rappresentanti dei lavoratori.