Finmeccanica, scissione rinviata
Testore: l'ipotesi di scorporo non sarà trattata nel consiglio
A ribadirlo è stato l'amministratore delegato e direttore generale di Finmeccanica Roberto Testore nel corso del convegno di Confindustria a Torino. «Per il momento non è in vista niente del genere e in agenda non c'è», ha detto Testore. L'ipotesi, che Testore nei giorni scorsi aveva definito «condivisibile e fattibile», prevede la scissione delle attività del settore dei trasporti, dell'energia e dell'information technology da quelle del core business dell'Aerospazio e difesa. Le attività civili confluirebbero in una nuova scatola societaria, al momento ribattezzata Finmeccanica 2. Testore ha voluto precisare di «aver parlato di fattibilità solo dal punto di vista teorico». Inoltre, sull'andamento del negoziato con gli inglesi di Bae Systems per la costituzione della nuova joint venture per l'elettronica della Difesa, Testore ha assicurato che «stiamo ancora parlando con gli inglesi». Sulla base del bilancio 2002, Finmeccanica avrebbe investito, tra prezzi pagati e accollo di debiti finanziari, circa un miliardo di euro con lo shopping fatto nel 2002 e nei primi mesi di quest'anno. Il gruppo ha partecipazioni in 235 società e nel calcolo sono compresi il 100% di Marconi mobile holding (esborso di 571 milioni più 46 di debiti finanziari accollati), il 100% di Telespazio (esborso di 127 milioni più 93 di debiti finanziari e 20 di debiti per leasing), il 75% di Aermacchi.