«Privatizzare l'Alitalia al più presto possibile»
Lo dice il ministro del Welfare Roberto Maroni e lo pensa, riferisce sempre Maroni, anche il premier Silvio Berlusconi. Martedì l'attacco, ieri la controffensiva. «Ho sempre avuto rapporti di piena sintonia con l'azionista e ho sempre uniformato i miei comportamenti con quelli dell'azionista». Così Francesco Mengozzi, amministratore delegato di Alitalia ha risposto alle critiche della Lega che ha chiesto di non confermare i vertici della compagnia alla prossima assemblea del 16 maggio. «Ho imparato - ha aggiunto - a non occuparmi mai di cose di cui si deve occupare l'azionista». Per quanto riguarda invece il pacchetto di misure anticrisi annunciato, Mengozzi assicura che non ci saranno tagli di personale e che non ci sono cifre di esuberi. Poi sottolinea che quello di Alitalia «è analogo a quello adottato da altre compagnie. Si tratta di misure che rientrano nella normale tipologia delle reazioni. Le disposizioni dei management sono più o meno sempre quelle». Per l'ad di Alitalia, «abbiamo tutti un problema di riequilibrio dei costi fra costi fissi o indiretti verso costi diretti». Inoltre Mengozzi si augura che la compagnia venga privatizzata al più presto possibile, «prima che sia troppo tardi, prima che i grandi giochi siano fatti marginalizzando quella che resterebbe l'unica grande compagnia europea controllata dallo Stato». Una volta superata la fase critica e attuato il piano strategico, dice Mengozzi, «la compagnia dovrà porsi comunque il problema di procedere su questa strada». Commentando la possibilità di un sostegno pubblico al settore aereo per contrastare la grave crisi in corso, Mengozzi ha detto che «in ogni caso si dovrebbe trattare di una situazione a livello europeo». Negli Stati Uniti dopo l'11 settembre e, probabilmente, dopo l'inizio della guerra in Iraq, ha sottolineato, «sono stati e saranno concessi importanti aiuti alle compagnie aeree per le quali si è riconosciuta un'importanza strategica». Per esempio, a fronte dei 15 miliardi di dollari erogati negli Usa alle compagnie dopo l'attentato alle Torri Gemelle, «in Europa è stata concessa solo una piccola indennità ad alcune compagnie per i 4 giorni di chiusura dei cieli». Sugli aiuti, quindi, «c'è una sensibilità diversa tra Stati Uniti ed Europa, e il problema si sta ponendo in sede Ue». Infine, sulle trattative con Meridiana, Mengozzi ha confermato che «sono in corso e che si tratterà di un'alleanza strategica». «Non possiamo accettare un ulteriore ridimensionamento dell'azienda» ha commentato il vice segretario nazionale dell'Ugl-Trasporto aereo, Roberto Panella il piano anticrisi. «Da tempo sollecitiamo l'azienda affinché? elabori un vero piano di sviluppo, senza ricorrere ad una continua riduzione dell'attività», ha aggiunto Panella.