GIORNATA DECISIVA PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO
Entra nel vivo, infatti, il confronto tra azienda e sindacati sul rinnovo. Finita la fase istruttoria, al tavolo di trattativa tra Federmeccanica, Fiom, Fim e Uilm si dovrà giocare a carte scoperte. Almeno questo si attendono i sindacati: che le industrie metalmeccaniche mettano sul tappeto un'orientamento chiaro su quattro punti: enti bilateriali, inquadramento professionale, produttività e salario. Ma la Fim avverte Federmeccanica: «Le dichiarazioni di buona volontà possono anche servire, ma se ora non arrivano proposte concrete, precise e misurabili lo valuteremo come un segnale negativo», scandisce a chiare lettere il leader della Fim, Giorgio Caprioli. Fim e Uil d'altra parte un «segnale» di disponibilità ad accelerare l'hanno dato: «L'unificazione delle controproposte serve proprio a questo. Un passo avanti ce lo aspettiamo anche da parte loro adesso» spiega il segretario generale della Uilm, Antonino Regazzi. La moratoria fa ancora da scudo ad eventuali mobilitazioni contro il contratto ma, lascia intendere la Fim, il 27 aprile si avvicina velocemente. In quasi quattro mesi comunque passi avanti sostanziali nella trattativa non ci sono stati. Ad eccezione di una timida apertura sugli enti bilaterali, infatti, Federmeccanica ha poi chiuso sul resto, dalla riforma dell'inquadramento professionale alle quote di produttività aggiuntiva per quei lavoratori che non fanno contrattazione integrativa.