SI RIDUCONO LE IMPORTAZIONI DI GREGGIO

E questo nonostante la guerra in corso e il primo trimestre dell'anno, che ha visto il prezzo del greggio attestarsi sui 31 dollari medi al barile. Secondo le proiezioni effettuate, la fattura finale - com'è risaputo il nostro Paese dipende fortemente dall'estero per le risorse energetiche - potrebbe attestarsi sui 15 miliardi di euro, ai livelli inferiori del 2002 e fra i più bassi degli ultimi quattro anni. A contenere l'impatto guerra ci sarebbe - sempre secondo le prime stime - un atteso calo dei consumi (si prevede circa 2% in meno) e l'effetto dell'apprezzamento dell'euro sul dollaro, che le previsioni di settore attendono quest'anno attestarsi ad una media compresa tra 1,05 e 1,1 contro gli 0,89 euro per un biglietto verde del 2002. Se il prezzo del mix di greggi importati in Italia dovesse mantenersi per il resto del 2003 sui livelli attuali (intorno cioè ai 24 dollari al barile) le previsioni oscillano così da una bolletta petrolifera a 14,2 miliardi di euro ad una sui 14,7 miliardi di euro a seconda del cambio. Ma anche con un greggio che dovesse attestarsi sui 25 dollari nei prossimi mesi (erano 24,3 il dato 2002) le previsioni arrivano a ipotizzare una bolletta petrolifera che, al massimo (nel caso di un cambio euro-dollaro a 1,05), toccherà i 15 miliardi di euro. Un livello cioè leggermente inferiore a quello 2002. Sul fronte dei consumi per quest'anno le attese d'importazioni di petrolio dall'estero lasciano prevedere una contrazione intorno al 2%: le stime indicano infatti una domanda che dagli 85,9 milioni di tep (tonnellate equivalenti petrolio) dell'anno scorso a 84 milioni di tep nel 2003. Nel 2002 l'azienda Italia aveva chiuso i conti con una bolletta petrolifera a 15.500 miliardi di euro ed una fattura energetica - il costo cioè per l'approvvigionamento dall'estero di tutte le fonti energetiche - a 26,5 miliardi di euro, in calo sull'anno prima. Se le previsioni degli operatori trovassero conferma, la bolletta petrolifera 2003 si attesterebbe così inoltre ai livelli più bassi degli ultimi quattro anni.