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Borse fra sprazzi di euforia e depressione

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Positivo il bilancio della settimana a Piazza Affari (+2,15%), che sembra veleggiare verso la ripresa

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E così, se la precedente settimana si era chiusa in calo, l'avanzare delle truppe della coalizione in direzione di Baghdad ha ridato fiato ai listini. A Milano il bilancio dell'ottava è nettamente positivo, con un guadagno finale del 2,15 per cento e con scambi a livelli medi, a circa 2,6 miliardi giornalieri di crontovalore. A Piazza Affari ci sono stati addirittura degli sprazzi di euforia in un quadro generale di ripresa. I segni più davanti agli indici non devono però trarre in inganno. Le prime settimane di guerra hanno disilluso i mercati e certamente nessuno scommette su una rapida soluzione del conflitto, come lasciavano credere le aspettative anglo-americane della prim'ora. Gli operatori hanno ormai imparato a fare i conti con gli imprevisti, con i rallentamenti dei piani militari all'alleati, con gli annunci ad effetto da entrambe le parti. In altre parole i mercati hanno tirato i remi in barca in attesa degli eventi e anche in Borsa ci sono stati repentini ripiegamenti negli acquisti, come venerdì scorso, quando le autorità irachene hanno annunciato l'utilizzo sistematico dei kamikaze. Gli investitori comunque viaggiano alla giornata, consapevoli che nei due giorni di chiusura delle Borse potrebbe succedere di tutto. A smorzare gli eccessivi entusiasmi, oltre agli eventi bellici, si sono aggiunte le notizie di carattere economico, con il calo dell'indice Ism dei servizi sotto i 50 punti, soglia che definisce l'area recessiva. Male anche gli indicatori del mercato del lavoro, con la crescita dei sussidi di disoccupazione. Sul fronte interno, a fare la parte del leone sono stati i titoli del comparto bancario, Capitalia sopra tutti. La presentazione fatta dai vertici della società, con gli ultimi dati sull'attuazione del piano industriale, ha convinto gli analisti e il titolo è decollato con un +19,53% in settimana. Bene anche Monte Paschi (+10,24%) sul ritorno delle voci circa un'aggregazione con Bnl (+6,37%), per cui c'è la novità dell'ingresso di Della Valle nell'azionariato. Positive anche Unicredit, San Paolo, Popolare Verona e le altre, con i titoli del risparmio gestito. Scende invece Mediobanca (-1,11%) dopo l'accordo siglato tra gli azionisti e il profilarsi, per domani, della rivoluzione ai vertici di Piazzetta Cuccia con, addirittura, la possibile uscita di scena dell'amministratore delegato Vincenzo Maranghi. In calo anche Generali (-2,56%), per cui viene meno l'interesse speculativo. Al contrario tra gli assicurativi sale Ras (+4,18%) e ancor di più Fondiaria-Sai (+10,96%) dopo la presentazione del piano quadriennale. Bene le Eni (+5,87%), sale Mediaset (+3,51%), rialzo per le telecomunicazioni, con Telecom +5,50% e Tim +3,49%, Fiat si riprende (+2,81%) con i dati positivi sulle immatricolazioni a marzo. Balzo delle Ducati (+20,54%) su voci di vendita della società, bene anche Hdp (+7,92%). Cirio chiude con un -13,62%.

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