Immobili pubblici parte la vendita anche per i vip

Sconti che non si applicheranno invece nelle altre principali città italiane, dove l'Agenzia del Territorio (che dipende dal Ministero dell'Economia) ha scovato 3.000 abitazioni di pregio in 84 edifici, in larga misura situati nei centri storici. Case nelle quali per anni hanno abitato in cambio di canoni d'affitto spesso ridicoli famiglie comuni ma anche vip. Della politica e non solo. Ad agosto la stessa Agenzia aveva pubblicato una prima lista di 18 edifici classificati nella categoria "lusso". Un elenco decisamente scarno, che aveva probabilmente fatto illudere più di un inquilino delle abitazioni pregiate degli enti previdenziali coinvolti nel secondo programma di cartolarizzazione degli immobili pubblici dei centri storici: Inps, Inail, Inpdai, Inpdap, Enpals, Ipsema. Ora, invece, a dover decidere se acquistare o traslocare saranno tremila famiglie, che potranno esercitare il diritto di prelazione appena la lista dei "magnifici 84" verrà pubblicata in Gazzetta Ufficiale con apposito decreto. Il prezzo d'acquisto sarà fissato dall'Ente proprietario dell'immobile in base alle normali quotazioni di mercato, che per le case in questione vanno dai 3.500 euro al metro quadro in su. Un investimento certamente non alla portata di tutti. Ma probabilmente nemmeno un cattivo affare. Un consigliere dell'Inpdai che ha seguito da vicino l'operazione, e che forse proprio per questo preferisce rimanere anonimo, ammette che i prezzi di mercato saranno comunque inferiori di circa un 10-15% a quelli che effettivamente regolano in questo momento la compravendita degli immobili pregiati. Gli inquilini che decideranno di acquistare l'immobile nel quale hanno fino ad oggi vissuto in affitto non potranno rivenderlo prima di cinque anni, anziché dieci come previsto per le abitazioni non pregiate. Quel che resterà sul mercato, scaduti i termini per esercitare il diritto alla prelazione, verrà venduto all'asta, partendo dal prezzo minimo fissato dall'Ente previdenziale proprietario dello stabile. Gli immobili messi in vendita sono stati classificati «di pregio» in base alle caratteristiche individuate a suo tempo dall'Osservatorio sul patrimonio degli enti previdenziali il 24 luglio scorso e recepite in un decreto ministeriale del Lavoro e dell'Economia. Il rischio-trasloco non dovrebbero invece correrlo gli abitanti romani delle case vip, visto che il Comune ha deciso di escludere dall'asta le case di pregio abitate da inquilini che, per motivi sociali, rientrano nelle fasce protette. Ma anche i "non protetti" potranno contare sullo sconto del 30% (fino al 35% in caso di acquisti cumulativi) che Veltroni è intenzionato a lasciare anche per gli immobili pregiati della Capitale.