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Fs, bocciato Lunardi. La scissione non si fa

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Il governo ha respinto la proposta del ministro. Passi avanti per il Ponte sullo Stretto

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La proposta del ministro delle Infrastrutture Pietro Lunardi è stata respinta dal consiglio dei ministri, che ha approvato ieri il decreto legislativo di recepimento della direttiva europea sulla liberalizzazione dei servizi ferroviari. Il decreto di recepimento, dunque, lascia sostanzialmente invariata l'attuale configurazione del Gruppo Ferrovie, con la separazione societaria tra Rfi e Trenitalia, controllate dalla stessa holding. Il provvedimento, approvato nei termini richiesti da Bruxelles, dovrebbe tuttavia prevedere che, se in futuro dovessero essere necessari correttivi, essi potranno essere recepiti con un provvedimento di pari dignità. In una nota il ministero delle Infrastrutture fa sapere che «sarà compito dei ministri competenti verificare gli eventuali aspetti organizzativi del provvedimento». Sempre in tema di collegamenti, qualche passo avanti è stato compiuto anche sul fronte della realizzazione del Ponte sullo Stretto. Ieri il consiglio dei ministri ha approvato infatti anche un decreto legislativo che, in attuazione di una specifica delega contenuta nella legge Lunardi (166/2002), disciplina il collegamento stabile, viario e ferroviario fra la Sicilia ed il Continente. Il ministero delle Infrastrutture diviene così concedente della Società Stretto di Messina Spa per la realizzazione dei lavori e vigila sull'esecuzione di essi tramite una struttura di missione, mentre la società concessionaria diviene organismo di diritto pubblico. Una nota del ministero sottolinea che il Ponte sullo Stretto diventa «un'opera di preminente interesse nazionale anche ai fini comunitari» e che il provvedimento ha ricevuto parere favorevole della Conferenza Unificata e delle commissioni parlamentari competenti. Data l'importanza del decreto, definito «di portata storica», sono stati invitati a partecipare al Consiglio i presidenti della Regione Sicilia e della Regione Calabria.

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