Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Condono, proroga al 16 maggio

default_image

Il gettito potrebbe arrivare, secondo le stime, fino a 10 miliardi di euro

  • a
  • a
  • a

E c'è chi ritiene, come i commercialisti e i ragionieri, che la proroga consentirà all'Erario di incamerare decisamente di più degli 8 miliardi di euro previsti dall'esecutivo, spingendo la previsione fino a 10 miliardi. Si tratta già della seconda proroga accordata (la prima la decise la Camera in fase di conversione del decreto di fine anno che modificava i condoni della Finanziaria) ma le sanatorie (12 in tutto inclusa la tombale) - si sottolinea - rimangono esattamente le stesse. Molte le richieste per avere più tempo a disposizione arrivate a via XX Settembre da un partito trasversale a favore della proroga. Partito che raggruppava molti parlamentari della maggioranza ma anche, e soprattutto, gli operatori del settore fiscale a partire da commercialisti e ragionieri che sarebbero stati decisamente in affanno per il poco tempo a disposizione per informare l'enorme platea di contribuenti potenzialmente interessati ai vantaggi del perdono fiscale. Si sottolineava infatti come, indipendentemente dal forte impegno dell'Agenzia delle Entrate per mettere a punto tutti gli strumenti di adesione, le case di software fossero ancora in ritardo nella predisposizione degli strumenti informatici. Ora invece, con un mese in più, gli operatori, una volta ricevute tutte le specifiche e gli strumenti del caso, potranno procedere più agevolmente informando ogni singolo contribuente su quale è la soluzione migliore. La posizione fiscale - si fa infatti notare da parte dei commercialisti - è assolutamente personale così come la soluzione da adottare e questo richiede più tempo. E anche i ragionieri ritengono che la decisione della proroga, già annunciata l'altro ieri dal ministro dell'Economia, Giulio Tremonti e formalizzata ieri in Consiglio dei Ministri, vada nella giusta direzione. E tra i favorevoli molti i parlamentari della maggioranza: tra gli altri il presidente della Commissione Finanze del Senato Riccardo Pedrizzi (An), Roberto Salerno (An), il responsabile economico di Forza Italia, Luigi Casero e Maurizio Eufemi (Udc) che aveva anche presentato un emendamento in tal senso ad un decreto in esame per la conversione a Palazzo Madama. Ma c'è anche chi si dichiara decisamente contrario, non solo alla seconda proroga, ma soprattutto ai condoni in genere e avanza il dubbio che la proroga sia stata decisa per la scarsa adesione registrate: si tratta di Lanfranco Turci, capogruppo Ds in commissione Finanze al Senato che prosegue sulla lunga polemica che il centro sinistra ha avviato dalle prime voci, durante la Finanziaria, sul condono.

Dai blog