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Silenzio su Euralux multa per Maranghi

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La notifica sull'apertura di un procedimento per la possibile infrazione delle regole sulla concentrazione arriva in un momento delicato per la vita della banca d'affari, dove i soci sono impegnati nella ricerca di un accordo su patto di sindacato e di assetto dei vertici. A Piazzetta Cuccia, l'Authority di Giuseppe Tesauro contesta la mancata comunicazione preventiva della fusione di Euralux, finanziaria ex Lazard, nella stessa Mediobanca. Comunicazione obbligatoria, dice la legge 287/90 quando il fatturato delle due società in via di concentrazione supera una certa soglia (387 milioni di euro è il livello aggiornato a giugno 2002). Il problema, nel caso Euralux-Mediobanca, è rappresentato dal fatto che nella finanziaria di diritto lussemburghese erano registrate com'è noto quasi esclusivamente partecipazioni in Generali e nella stessa Mediobanca, un fatturato realizzato sul territorio italiano. In particolare Euralux deteneva il 3,9% del capitale di Generali. Con questa acquisizione, osserva l'Antitrust, si sarebbero tra l'altro create le condizioni del controllo di fatto di Piazzetta Cuccia su Generali, già rilevato nel procedimento Fondiaria-Sai. «L'operazione realizzata - scrive l'Antitrust nel provvedimento riferendosi al 75,9% ceduto da Lazard a Mediobanca in quanto comportava l'acquisizione del controllo di un' impresa - costituiva una concentrazione ai sensi dell'articolo 5, comma 1, lettera b, della legge 287/90». Un'operazione «soggetta all'obbligo di comunicazione preventiva», in base all'articolo 16 della stessa legge, in quanto «il fatturato realizzato a livello nazionale dall'insieme delle imprese interessate, nell'ultimo esercizio chiuso anteriormente alla realizzazione della predetta operazione di concentrazione, è risultato superiore alla soglia» prevista.

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