Auto, proroga degli ecoincentivi
Ma anche una revisione delle previsioni di crescita che sono alla base della prossima trimestrale di cassa che il governo dovrà presentare al Parlamento. Economia di guerra? Il ministro delle attività produttive, Antonio Marzano, non utilizza questa espressione un po' forte. Ma vuole che emerga chiaro e forte il segnale che il governo è pronto a fronteggiare gli effetti recessivi della guerra sull'economia. Marzano lo dice al workshop Confcommercio di Cernobbio, dove ieri si era levato forte l'allarme sulla crisi dei consumi. Così, Marzano conferma che il governo non intende restare fermo ma ha già in cantiere un primo menu di interventi. Il primo è quello di una proroga («Che ci sarà», conferma Marzano anche se è lo stesso ministro ad ammettere più tardi che per ora «nessuna decisione è stata ancora presa») degli ecoincentivi per l'acquisto di automobili che altrimenti scadrebbero il 31 marzo. «La proroga ci sarà - dice Marzano - ma la competitività dipende dalla qualità del prodotto perché gli incentivi valgono per tutti». In vista anche un intervento sulle accise. «Mi auguro si possa fare presto», dice Marzano ricordando che dell'argomento «si sta parlando in sede europea al per mettere in campo un provvedimento omogeneo tra i vari paesi». E aggiunge di aver inviato sull'argomento, nei mesi scorsi, una nota anche al ministro dell'Economia Giulio Tremonti. Quello di defiscalizzare i carburanti e i prodotti petroliferi sarebbe un buon avvio di quel piano per riavviare i consumi interni che sta a cuore alle organizzazioni del commercio ma anche a chi, come il governo, vede la stagnazione come un male assai peggiore dell'inflazione. Evitando bruschi rialzi dei prezzi delle materie energetiche e dei carburanti, si contribuisce infatti a contenere i prezzi alla produzione, di trasporto e quindi anche quelli finali al consumo. «Limitare l'impatto del caro petrolio legato alla guerra mi pare una cosa saggia», dice il titolare delle Attività produttive ricordando che il governo è già intervenuto anche sulle bollette della luce e del gas, varando un nuovo metodo di indicizzazione delle tariffe all'andamento dei combustibili, che «permette di spalmare su un più lungo periodo» le fiammate petrolifere «smussando gli effetti nel breve periodo» e scongiurando bruschi rialzi delle bollette. Certo, la guerra incombe e la crisi morde. Così, il governo non potrà non rimettere mano alle stime sul prodotto interno lordo. «Il governo - dice Marzano - rivedrà le stime di crescita del Pil. Stanno lavorando al ministero dell'Economia non posso anticipare altro».