Bollette, primi rincari da guerra

Dal 1° aprile le bollette di luce e gas saranno più salate con aumenti rispettivamente dello 0,8% e dell'1,7%. Il che vuol dire una maggiore spesa annua per le famiglie di 0,81 euro per la luce e di 13,6 per il gas. L'Autorità per l'energia e il gas che ha deciso il ritocco delle tariffe per il trimestre aprile-giugno spiega che tutto ha origine dall'andamento dei prezzi internazionali dei combustibili utilizzati per la produzione da settembre 2002 a febbraio 2003. Si è determinato un aumento del 7,7% (0,35 centesimi/Kwh) della relativa componente tariffaria, con una incidenza del 3,3% sulla tariffa media nazionale. Ma c'è stata anche una riduzione di altre voci del 2,5%. La tariffa media nazionale al netto delle imposte per il prossimo trimestre, pertanto, risulta composta da 4,87 centesimi/Kwh a copertura del costo dei combustibili (46% del totale); 2,26 centesimi per i costi fissi di generazione (21,3%); 2,52 centesimi per i costi fissi di trasporto e distribuzione (23,8%); 0,86 centesimi per gli oneri generali (energia rinnovabile, ricerca, nucleare, stranded cost, rimborsi alle reti isolate, 8,1%) e 0,09 centesimi per i certificati verdi (0,8%). Quanto al gas metano, l'Autorità spiega che «la media delle quotazioni dei greggi e dei prodotti petroliferi, cui è indicizzato il prezzo del gas metano, è cresciuta da giugno 2002 a febbraio 2003 rispetto ai nove mesi precedenti, determinando un aumento delle tariffe del 2,5% in media nazionale al netto delle tasse e dell'1,7% comprese le tasse. La conseguenza è un rincaro di 0,81 centesimi. E non è finita. Il presidente dell'Authority Ranci prospetta ulteriori aumenti come conseguenza del conflitto iracheno anche se, dice, in Italia saranno graduali. Ieri le quotazioni del petrolio hanno registrato un altro aumento a 26,66 dollari per barile. Il segretario generale dell'Opec, Alvaro Silva-Calderon ha detto che sui mercati c'è tuttora quantità sufficiente di greggio. In allarme le associazioni dei consumatori. «Non ci si può nascondere dietro al fatto che i rincari sono stati minimi quando le tariffe in questi due settori in Italia sono le più alte d'Europa» è il commento dell' Intesa dei consumatori. «Aumenti di questo tipo sono comunque pesanti per le famiglie italiane þ sottolinea l'Intesa in una nota þ senza contare che il nuovo meccanismo di calcolo di cui parla Ranci è soft negli aumenti, ma sarà altrettanto soft nel determinare le riduzioni in bolletta, quando e se queste avverranno». Le 4 associazioni dell'Intesa (Adusbef, Adoc, Codacons e Federconsumatori) chiedono dunque di accelerare il processo di modernizzazione e ristrutturazione nei settori luce e gas, al fine di apportare un vantaggio concreto per le famiglie italiane e i loro redditi.