Fiat, 2 miliardi di perdite e niente dividendo Azionisti a bocca asciutta: è la quinta volta in 100 anni. Termini Imerese aperta fino al 30 aprile
Sul fronte della produzione, intanto, lo stabilimento siciliano di Termini Imerese resterà aperto almeno fino al 30 aprile per recuperare i ritardi dovuti all'alluvione che ha colpito Termoli, dove si costruiscono i motori della Punto. Il Cda sul bilancio si è riunito al Lingotto sotto la presidenza di Umberto Agnelli e ha registrato circa due miliardi di perdite per Fiat spa, che non distribuirà alcun dividendo. È la quinta volta in cento anni che la Fiat non distribuisce il dividendo ai suoi azionisti. La prima volta accadde durante la Seconda guerra mondiale: la fabbrica torinese non staccò la cedola per tre anni consecutivi, nel '45, nel'46 e nel'47. Poi è accaduto bell'«annus horribilis» '93. L'ultima volta oggi. La perdita - recita una nota - è dovuta principalmente all'adeguamento dei valori di carico delle partecipate. L'assemblea degli azionisti è stata convocata per il 10 maggio con all'ordine del giorno l'approvazione del bilancio e il rinnovo del consiglio d'amministrazione. Il Cda della Fiat ha esaminato anche il bilancio consolidato del gruppo del 2002, i cui risultati erano stati annunciati il 28 febbraio, chiuso con una perdita di circa 4,2 miliardi. Nel corso della riunione è stato anche esaminato lo stato di avanzamento del piano di dismissioni di cui ìè stata rilevata l'accelerazione e la qualità delle operazioni che hanno già portato alla conclusione degli accordi per la cessione del 51% di Fidis Europe e della Toro Assucurazioni. Proprio ieri Finmeccanica, nel comunicato sui dati 2002, ha accennato ad «eventuali iniziative strategiche attualmente in fase di valutazione», con un chiaro riferimento al dossier Avio, che la società guidata da Roberto Testore punta a rilevare in tandem con la francese Snecma. Il rinnovo del Cda è motivato oltre che dal numero di consiglieri in scadenza, anche dall'esigenza di «dotare la società di un organo amministrativo con adeguata presenza di consiglieri, con caratteristiche di indipendenza, secondo le nuove regole di corporate governance»; si sono dimessi, infatti, i consiglieri «americani», vicini all'ex presidente Paolo Fresco. Novità anche dal fronte prodittivo. Lo stabilimento di Termini Imerese resterà aperto almeno fino al 30 aprile. La fabbrica, che assembla la Punto, avrebbe dovuto concludere il 6 aprile il ciclo di cinque settimane di produzione previsto dall'accordo di programma siglato tra il governo e il Lingotto il 5 dicembre; l'attività, però, sarà prolungata per compensare il fermo degli impianti, seguito all'alluvione che aveva paralizzato lo stabilimento di Termoli.