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NON basta l'etica, che pure è alla base, ella gestione del risparmio è necessaria una maggiore professionalità degli operatori.

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«I nostri gestori - ha detto Fazio - hanno peccato come tutti gli altri di un eccesso di ottimismo. Ora bisogna essere molto prudenti ed evitare di commettere nuovi errori del genere». Secondo Fazio chi propone strumenti di risparmio gestito «deve avere etica ma anche professionalità». Nonostante le difficoltà, ha aggiunto, il sistema «ha resistito» ma, da questa situazione, deve nascere una maggiore consapevolezza «della volontà e della capacità dei risparmiatori di assorbire il rischio che è presente in tutto ciò che è diverso dai depositi». E' una necessità, quella del comportamento professionale degli operatori, che è tanto più importante se si tiene conto della sua incidenza sulla crescita del sistema. «E' vero - ha detto Fazio - che occorre l'investimento ma c'è anche la necessità di affidare il risparmio a intermediari professionali». Fazio tira in ballo le banche per dire che è necessario «fare una analisi pù accurata possibile del merito di credito, c'è ancora molto da fare per gli istituti medi e piccoli». In questa ottica, ha aggiunto Fazio, sarà fondamentale l'input proveniente dall'accordo Basilea 2. «Basilea 2 - ha detto Fazio - vuole spingere ad una corretta valutazione e analisi del fattore di rischio. Se applicata correttamente deve spingere ad approfondire i metodi e gli strumenti per la valutazione del rischio». In più, secondo Fazio, dalla «corretta applicazione di Basilea 2 dovrebbe derivare anche una migliora allocazione del carico di capitale». Nello stesso convegno, il ministro alle attività produttive Antonio Marzano, l'Italia è immune da crisi bancarie, rischiosissime per lo sviluppo. «Sul fronte della stabilità del sistema bancario, è cruciale il ruolo della vigilanza - ha detto Marzano - e in questo mi sento molto rassicurato per la situazione italiana».

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