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Certificazione unica, il modello si consegna entro marzo

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Inizia così, come ogni anno la stagione delle dichiarazioni dei redditi. La certificazione unica c.d. modello Cud 2003, con le relative istruzioni è stato approvato con apposito provvedimento del direttore delle Entrate del 15 novembre 2002. Il modello, in particolare, deve essere utilizzato per attestare l'ammontare complessivo dei redditi di lavoro dipendente e dei redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente corrisposti nel 2002. L'esonoro dal 730 e dal modello unico Se il contribuente possiede solo i redditi certificati nel Cud è esonerato dalla presentazione all'agenzia delle Entrate sia della stessa certificazione unica sia della dichiarazione dei redditi. I dati contenuti nel modello sono trasmessi, infatti, all'amministrazione finanziaria dal sostituto d'imposta con il modello 770. L'obbligo non sussiste anche nel caso in cui il contribuente abbia solo redditi di lavoro dipendente o assimilati, pur se corrisposti da più datori di lavoro, di importo complessivamente non superiore a 6.197,48 euro, se le detrazioni per lavoro dipendente spettano per l'intero anno. Resta, naturalmente, il diritto del contribuente a presentare la dichiarazione dei redditi se vi è interessato, ad esempio, per far valere altri oneri deducibili. La presentazione della dichiarazione dei redditi diventa invece obbligatoria quando dal Cud risultano detrazioni alle quali il contribuente non ha più diritto e debba, quindi, provvedere alla restituzione. Anche il titolare di più trattamenti pensionistici non ha alcun obbligo di presentazione della dichiarazione dei redditi se sono state applicate le disposizioni relative al casellario delle pensioni, circostanza che risulta, comunque, nelle "annotazioni" del Cud. Utilizzo immediato per certificare i redditi dei cessati nel 2003 Ricordiamo che tale modello rimane valido fino all'approvazione di un nuovo modello e dovrà essere rilasciato, su richiesta del lavoratore ed entro dodici giorni dalla richiesta, anche per certificare, in caso di cessazione del rapporto di lavoro, i redditi erogati nel 2003. In questo caso, nello spazio riservato alle "annotazioni" dovrà essere indicato l'importo della deduzione riconosciuta (articolo 10-bis del Tuir). Dovrà essere anche segnalata la quota di esenzione di 8.000,00 euro riconosciuta, nel 2003, ai "frontalieri". Quali dati deve contenere Poiché si tratta di uno schema, fermo restando il rispetto della sequenza, della denominazione e della numerazione dei campi, il sostituto può predisporre lo stampato omettendo i campi non utilizzati. Il soggetto che rilascia la certificazione deve indicare, oltre ai propri dati anagrafici, l'indirizzo completo di numero di telefono, fax ed eventuale indirizzo di posta elettronica. La certificazione è unica ai fini fiscali e previdenziali e contiene quindi: gli imponibili dei redditi di lavoro dipendente e di quelli assimilati, le ritenute operate, le detrazioni spettanti e riconosciute, i dati relativi al Tfr erogato e alle eventuali anticipazioni, gli oneri riconosciuti dal datore di lavoro; i dati previdenziali e assistenziali relativi alla contribuzione versata o dovuta all'Inps, all'Inpdai e all'Inpdap. Ricordiamo che in caso di decesso del lavoratore dovranno essere predisposte più certificazioni, delle quali una con i dati relativi al periodo in cui il lavoratore era in vita, una o più intestate agli eredi, contenenti, nella parte "A", i dati anagrafici dell'erede e, nella parte B, l'importo dei redditi erogati all'erede. Nelle annotazioni dovranno essere indicati il codice fiscale e i dati anagrafici del deceduto, precisando che si tratta di redditi per i quali l'erede non ha l'obbligo di presentare la dichiarazione. Per la parte destinata ai dati previdenziali, invece, il Cud dovrà essere sempre intestato al lavoratore deceduto. L'otto per mille allo stato o alla chiesa Il Cud può essere utilizzato anche per la destinazi

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