PER FIAT Avio la cordata di acquirenti potrebbe diventare italo-americana.
Anche se negli ultimi giorni è spuntato, secondo fonti finanziarie, l'interesse di General Electric verso la società di motori per aerei, elicotteri e lanciatori spaziali del Lingotto, un'accordo con il fondo americano (che per Fiat Avio aveva lanciato un'offerta di 1,8 miliardi di euro) vicino a George Bush senior potrebbe piacere al Tesoro, che detiene il 34,2% di Finmeccanica. Un consiglio di amministrazione straordinario della holding guidata da Pier Francesco Guarguaglini (presidente e amministratore delegato) e Roberto Testore (amministratore delegato e direttore generale) per discutere sul da farsi dopo il raffreddamento della società statale francese Snecma era previsto per oggi ma è stato annullato e probabilmente l'occasione per parlare di una nuova alleanza con gli americani potrebbe essere il cda del 27 marzo prossimo convocato per l'approvazione del progetto di bilancio 2002. L'eventuale partnership fra Finmeccanica e Carlyle potrebbe non essere al 50%, come invece si era finora detto per il tandem con Snecma (l'offerta per italo-francese per Fiat Avio si aggirava attorno a 1,6 miliardi di euro).