Mediobanca, si allarga il patto
Lo ha confermato ieri Carlo Salvatori, il presidente di Unicredit, il gruppo che ha guidato l'offensiva contro il fronte capeggiato da Vincent Bollorè, che aveva acquisito il 5% della banca d'affari negli scorsi giorni. Operazione compiuta dal finanziere d'Oltralpe in risposta all'assalto portato da Unicredit, Capitalia e Monte dei Paschi contro le Generali. Secondo le indiscrezioni, i francesi dovrebbero entrare nel patto di sindacato di Mediobanca, all'interno dei soci industriali, con quote non superiori al 2%. Invece, resta ancora tutta da giocare la partita riguardante l'assetto dei soci bancari: oltre ai due istituti che vantano una presenza storica in Mediobanca, Unicredit e Capitalia, dovrebbe affiancarsi anche il Monte dei Paschi. Anche le Popolari potrebbero entrare nel «salotto buono» della finanza italiana, che controlla le Generali. La Popolare di Lodi non esclude la possibilità di un'eventuale ingresso, in un'ottica industriale. «Attualmente siamo impegnati - ha affermato l'amministratore delegato della Popolare di Lodi, Giampiero Fiorani - a portare a termine un aumento di capitale, che fornirà free capital per 200 milioni di euro. Si tratta di un'operazione di rafforzamento strategico e in questa visione, il ruolo di realtà importanti come Mediobanca non può non essere tenuto in considerazione». Fiorani ha inoltre sottolineato che «la cosa importante sarebbe sapere chi lo chiede e intanto se sono oggetto di vendita le azioni Mediobanca. Poi le operazioni si fanno solo se hanno una valenza industriale e non solo finanziaria». Un'altra ipotesi riguarda l'entrata di Banca Intesa nel «club di Piazzetta Cuccia». L'amministratore delegato dell'istituto milanese, Corrado Passera, ha glissato invitando a «parlare con gli altri» sull'argomento. Tuttavia, bisogna ricorda che proprio di recente Intesa ha acquisto una quota dell'1,823% di Generali, principale controllata di Mediobanca, con cui ha siglato anche un accordo di bancassicurazione. Logico pensare a un più stretto legame nell'accordo parasociale della banca d'affari milanese.