CAMBIO al vertice di Hdp-Rcs: Franco Tatò lascia la presidenza a Guido Roberto Vitale.
Le dimissioni arrivano nel giorno in cui il consiglio di amministrazione ha deliberato di proporre alla prossima assemblea dei soci convocata per il 14 e 15 aprile di innalzare il numero massimo possibile dei componenti del consiglio dagli attuali 15 a 21. Deciso anche di proporre la necessaria modifica statutaria, con l'intento di ìagevolare l'ingresso di soggetti indipendenti in sede di rinnovo dell'intero consiglio, già previsto all'ordine del giorno dell'assemblea". «I grossi impegni della presidenza Hdp per i prossimi tre anni non si sarebbero conciliati con la mia attività professionale, alla quale desidero dedicare la maggior parte delle mie energie». Così Tatò ha motivato la sua decisione. «Con rammarico - prosegue il manager - conserverò la carica solo fino alla prossima assemblea convocata per i giorni 14 e 15 aprile prossimi. Mi auguro di rimanere legato al gruppo, del quale sottolineo i brillanti risultati operativi del 2002, con altre forme di collaborazione professionale». Il Cda ha inoltre deliberato di convocare l'assemblea dei portatori di azioni di risparmio per i giorni 7, 8, 9 maggio per rinnovare il rappresentante comune di categoria. Giornata anche di conti per Hdp, che chiude il 2002 ancora in rosso ma le perdite si riducono dai 232,1 milioni del 2001 a 152,3 milioni. Il risultato operativo torna positivo per 60,8 milioni contro una perdita operativa di 33 milioni dello scorso esercizio. I ricavi scendono da 3,35 miliardi a 2,21per effetto del mutato criterio di consolidamento di Fila. Cala anche l'indebitamento che passa a 594,4 a 83,1 milioni. Aumentano utili e ricavi di Rcs. I ricavi netti crescono di circa 37 milioni attestandosi a 2.052 milioni, il risultato operativo è di 85,2 milioni (87,7 nel 2001), mentre l'utile netto passa da 3,2 a 20,1 milioni. L'indebitamento finanziario netto scende da 361,5 a 256,6 milioni.