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Elettricità, nessun aumento per il petrolio

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L'Authority per l'energia assicura che il conflitto non si scaricherà sulle bollette

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Lo scatto atteso per il primo aprile avrà «un impatto certamente molto diluito» grazie al nuovo «meccanismo di indicizzazione che garantisce ai consumatori di non pagare un centesimo più del dovuto». Ad assicurarlo è il presidente dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas, Pippo Ranci. «Il consumatore ha una modalità di pagamento che evita sbalzi e li diluisce nel tempo» e, anche se il petrolio dovesse andare a 60 dollari al barile («ma spero che una ipotesi del genere non si verifichi») il meccanismo previsto garantirà la tranquillità a consumatori e imprese«. Ranci non ha voluto fare nessuna previsione sui possibili ritocchi tariffari dal prossimo mese. - Prima dell'estate arriverà anche l'attesa riforma tariffaria che dovrebbe dare una consistente sforbiciata al numero di famiglie che oggi godono dei benefici della fascia sociale. «Il governo -ha spiegato Ranci- deve indicare quale sarà lo sconto tariffario e per quali fascie di utenti». Con la riforma «c'è chi pagherà di più e chi pagherà di meno», rispetto ad oggi, ma comunque gli eventuali aumenti «saranno molto ragionevoli», ha detto ancora Ranci. Il quale, ha anche precisato che oggi molti utenti non disagiati credono di usufuire di sconti ma in realtà non ne godono affatto. L'Authority ha anche semplificato la procedura per cambiare fornitore di energia. Sarà più facile per i clienti liberi, quelli cioè che in base ai propri consumi possono scegliere sul libero mercato da chi acquistare elettricità, cambiare fornitore. Dalla fine di aprile saranno infatti clienti liberi tutti coloro che consumano oltre 100 mila chilowattora l'anno (oggi 9 milioni di kwh) ed il potenziale esercito di clienti svincolati dall'attuale fornitore potrebbe passare dai 13 mila a 150 mila utenti (il mercato libero potrebbe salire cioè dall'attuale 40 al 60% del totale).

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