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Enav, bufera al vertice per il rinnovo

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Il governo punta su Bontempi, da 30 anni manager di aziende di Stato

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Il commissario straordinario Massimo Varazzani, insediato un anno fa dopo l'incidente a Linate e sulla scia delle polemiche sulla sicurezza dei voli, è in scadenza. Il mandato dovrebbe terminare in occasione dell'assemblea dell'Enav fissata il 25 marzo per l'approvazione del bilancio. Il condizionale è d'obbligo giacchè Varazzani punta a restare magari nel ruolo di amministratore delegato. Ma è sull'ipotesi della conferma che sono scoppiate le polemiche. Non solo dei sindacati dell'ente che hanno bocciato la gestione Varazzani, ma anche delle forze parlamentari. La questione del rinnovo del vertice dell'Enav è approdata giorni fa in Parlamento dopo che il commissario aveva accusato le forze politiche di interferenze nella gestione. Un gruppo di parlamentari dopo aver smontato le accuse di varazzani ha presentato una mozione di sfiducia del vertice Enav. Colpito da due fronti Varazzani fino a poco tempo fa poteva contare sull'appoggio del ministro dell'Economia Tremonti. Però, dopo lo scontro parlamentare, Tremonti avrebbe cominciato a prendere le distanze e a studiare l'ipotesi di trasferire Varazzani ad altra sede. La guida dell'Enav verrebbe affidata, è questa la soluzione più accreditata, al duo Bontempi-Nieddu. Antonio Bontempi, che avrebbe l'incarico di amministratore delegato, può far valere una lunga esperienza nel settore e soprattutto è un manager in grado di risolvere le conflittuali sindacali scoppiate all'interno dell'azienda. Bontempi, oggi alla guida di Alenia Marconi System del gruppo Finmeccanica opera da 30 anni nelle aziende di Stato con ruoli di alta responsabilità. Nieddu, generale della Guardia di Finanza in pensione dal mese scorso, andrebbe alla presidenza. L'arrivo di questa squadra, assicurano i sindacati, metterebbe in moto quegli investimenti nelle infrastrutture per la sicurezza dei voli, che finora sono rimasti congelati. Dopo l'8 ottobre, quando 118 persone morirono nell'incidente aereo di Linate, erano stati monitorati tutti gli scali italiani e erano state scoperte gravi lacune rispetto ai regolamenti internazionali. Si decise un programma di interventi serrato per garantire la sicurezza dei voli. Ma i lavori vanno a rilento e in molti casi non sono nemmeno iniziati.

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