Occupazione, cresce di più nel Sud
Vince il posto fisso (+218.000 unità). Boom degli impieghi femminili
000unità in più. Lo rende noto l'Istat. La crescita più accentuata nelle regioni meridionali, dove è stato registrato un +1,9%, a fronte del +1,1% del nord Italia e del +1,8% del centro. L'occupazione femminile è poi aumentata ad un ritmo superiore di quella maschile, mettendo a segno un +2,2%. Nel 2002 è calato il tasso di disoccupazione (dal 9,5% del 2001 al 9%). L'occupazione dipendente, continua l'Istat, è aumentata nel 2002 del 2,1% (333.000 unità in più), mentre quella autonoma è scesa dello 0,3% (-18.000 unità). In particolare, il lavoro dipendente è cresciuto in tutte le aree geografiche italiane. Quello autonomo, invece, è calato nelle regioni settentrionali e meridionali, mentre è cresciuto in quelle centrali. A livello nazionale, l'occupazione dipendente a tempo pieno e durata indeterminata è aumentata di 218.000 unità rispetto al 2001, mentre l'occupazione a termine o a tempo parziale di 115.000 unità. Il tasso di occupazione nella classe di età compresa fra i 15 ed i 64 anni è stato pari lo scorso anno al 55,4%, in aumento quindi rispetto al 54,6% del 2001. L'indicatore, precisa l'Istituto di statistica, è cresciuto in tutte le ripartizioni: al nord è salito dal 62,6% al 63,3%, nelle regioni centrali dal 57,3% al 58,2%, e nel Mezzogiorno dal 43,1% al 44,0%. Il tasso di occupazione più alto (sopra il 65%) è stato registrato in Emilia-Romagna, Trentino-Alto Adige e Valle d'Aosta. Le regioni con il tasso più basso sono invece risultate essere Calabria e Sicilia (ambedue con il 41,8%). Nonostante questo, la crescita occupazionale più sostenuta si è avuta nel Mezzogiorno, che ha messo a segno un +1,9%, contro il +1,8% del centro Italia ed il +1,1% del nord. A livello provinciale, Reggio Emilia, Bolzano e Ravenna hanno registrato i tassi di occupazione più elevati. In particolare Bolzano, dove su 100 uomini di età compresa fra i 15 ed i 64 anni ben 80 lavorano, e dove poco meno del 60% delle donne è occupato, è anche la provincia con il più alto tasso di occupazione giovanile: oltre il 54% dei giovani fra i 15 ed i 24 anni ha un'occupazione. Tassi di occupazione femminile molto elevati, continua l'Istat, si registrano anche in Emilia Romagna. Sul fronte della disoccupazione, l'Istituto di statistica segnale che la riduzione del numero delle persone in cerca di lavoro è consistente per quelle in cerca di prima occupazione (-60.000 unità, pari a -6,4%) e le altre persone in cerca di occupazione (-32.000 unità, pari a -6,4%) rispetto ai disoccupati in senso stretto (-12.000 unità, pari a -1,4%).