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Tutti giù parterre

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Luca Cordero di Montezemolo

Annalisa Chirico e la sua associazione

Pietrangelo Buttafuoco
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Annalisa Chirico – giornalista ma ben più che semplice firma, ben oltre che un volto noto e basta – con Finoaprovacontraria, l'associazione per un nuova giustizia di cui è presidente, organizza il 15 gennaio a Roma un convegno il cui parterre, se non è un pantheon, poco ci manca. Ci sono nomi, tra gli ospiti, che manco il cerimoniale del Qurinale si può permettere. Ci sono tutti i più alti papaveri della magistratura: i procuratori più temibili, quelli che sbancano in libreria e presso i festival, quelli di grande richiamo in tema di legalità-tà-tà, anche una riserva della Repubblica qual è Amato, il vicepresidente del Csm Ermini, quindi il presidente del Consiglio di Stato Patroni Griffi, e poi ancora i bei nomi – tra i più ambiti – dell'alta società: dall'editore Cairo al presidente di Confindustria Boccia, da tre bellissimi marcantoni quali Malagò, Montezemolo e Tronchetti Provera ai sempre in gamba Gianni Letta e Tremonti; dagli informatissimi Minnitti e Lutwak per poi arrivare alle due ciliegine due: la presidentessa del Senato Alberti Casellati, e va da sé, Salvini. La Chirico, insomma – fino a prova contraria – ha chirichizzato l'Italia. Ora tocca agli italiani.

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