Pop corn democratici
"A settembre, ottobre vedrete”, annuncia Matteo Renzi
Nuovamente i pop-corn: "A settembre, ottobre vedrete”, annuncia Matteo Renzi in una diretta Facebook, “toccherà di nuovo a noi”. Dopo di che, minaccia: “Ci sarà da divertirsi”. Proprio una magnifica sortita quella del leader del Pd tornato alla ribalta con due argomenti due inesorabili: i soldi della Lega – il finanziamento su cui indaga la magistratura – e poi ancora l'inchiesta obiettivamente umoristica sui troll che usano Twitter per contestare Sergio Mattarella. Due inciampi due che, secondo lo statista Renzi, porteranno alla caduta del governo gialloverde, non fosse altro perché lui stesso, sulla questione dei troll, pare abbia da dire tante cose. Ha infatti chiesto alla Procura di Roma di essere ascoltato e siccome solo i Pm – come al solito – possono regalare alla sinistra quello che con le urne non riesce ad avere, con un calcolo delle probabilità, Renzi fiuta la rivincita. Era uno spettacolo, ieri, leggere i giornali autorevoli impegnati a dar voce al tonitruante Renzi, ed era come uno stridente contrappasso – al grande spazio accordatogli – lo striminzito trafiletto su altri soldi. Quelli dei fondi di beneficenza per l'Africa – milioni di euro, spariti – su cui è indagato il cognato. Non dunque pop-corn, piuttosto un like.