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Lega formica ora si sbrighi

Il partito deve imporsi anche al sud

Pietrangelo Buttafuoco
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C'è un mesto fico secco di risulta nella vittoria del centrodestra. È il Sud e mentre Forza Italia se la cicala pensando di essere prima nella gara interna, la Lega – formica – deve fare in fretta. Un esempio: il cosiddetto Centrodestra va a perdere a Messina – la più grande delle città al voto – con 380.000 abitanti che si consegnano all'instabilità di un fantasista in mutande qual è Cateno Deluca, piuttosto che tornare ai giochi di Francantonio Genovese, oggi con Berlusconi, come lo fu ieri di Veltroni. Un altro esempio fu quello di Nunzia De Girolamo – il vivo argento dell'insorgenza meridionale – sacrificata il 4 marzo sull'altare del padronaggio preda delle Purpette e dei Dudù. La Lega deve fare in fretta. In nessun nuovo che non sia un improvvisato uovo troverà una classe dirigente. Deve prendersi il meglio di quella destra umiliata, delusa e parcheggiata. Una destra implosa in tutto il centrosud, quella che in ogni piccolo comune aveva – è ancora un esempio – i suoi consiglieri eletti nel Msi è comunque una presenza attiva e sempre preponderante nel civismo. In fretta dunque, perché in questa stessa gara al Sud – e in vantaggio – c'è già il grillismo.

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