da eroe a indagato
La recita di Rosario
Un video scabroso, bedda Matri. Rosario Crocetta, ex governatore della Sicilia, si ritrova indagato. L’uomo che mangiava mafiosi a colazione, a pranzo e anche a cena, è nei pasticci. Il dandy che portava i colori dell’arcobaleno alla legalità, travolto nell’inchiesta che ha portato all’arresto di Antonello Montante – ex presidente di Confindustria Sicilia, già testimonial dell’antimafia – fa fronte, tra le pesti, anche a quella di un probabile video scollacciato assai dove lo si vede con tutte le cosine di fuori manco fosse un attore hard. «Come fossi Rocco Siffredi» protesta indignato lui, accusato non di ciak proibito ma di associazione a delinquere. E sulla scenetta porno comunque nega l’esistenza di qualunque filmino perché, come al solito – si sa – «è una bufala come al solito per denigrare la mia omosessualità». Ecco, ci sentiamo di dire che non è un delinquente, non è tipo da chissà quali illeciti e che sul video ha ragione: non esiste. L’unico video scabroso di Crocetta è quello che gli costruì nel tempo Massimo Giletti all’Arena. Quando a dispetto della verità dei fatti – in virtù di un’impostura, l'antimafia di potere – lo laureò eroe. Sulla pelle della Sicilia.