Compagnia di bandiera
Cancellata la punizione al carabiniere che aveva appeso in caserma il vessillo del Reich
Cancellata la punizione al carabiniere che aveva appeso la bandiera del Reich nella sua camera in caserma, a Firenze: «Non è un simbolo neonazista». È la bandiera di guerra della Marina Militare. È il vessillo che si vede garrire anche in Corto Maltese quando il marinaio di Hugo Pratt incontra un'affascinante spia prussiana. Ed è una splendida pagina di storia che un cretino, il dicembre scorso – scorgendola dalla finestra della caserma Baldissera di Firenze, fotografandola– spaccia per scoop trovando in tutti i giornali, nelle istituzioni e perfino nell'Arma il facile aita, aita antifascista. S'era capito dopo un minuto cosa fosse quella bandiera – quella dell'Impero, non quella di Adolf Hitler – ma in quel minuto il carabiniere era già spacciato. Mariastella Gelmini, dio ce ne scampi, dava in smanie antifa: «Un'offesa, quel vessillo, ai cittadini e alle forze dell'ordine». E così anche il Ministro Pinotti: “Vergognoso, vergognoso…”. Ora va bene tutto. Che la Gelmini non capisca un'acca, passi. Poverina, è la natura. Ma che il Ministro dei soldati non sappia riconoscere una bandiera di guerra baciata dalla storia, è grave. È come se Valeria Fedeli, Ministro dell'Istruzione, non avesse uno straccio di diploma…