Caso spie: l'Orso e i Leoni
Il Grande Gioco delle potenze mondiali riposiziona gli schieramenti
È Theresa May, il nemico. Non Vladimir Putin. C'è da scegliere tra Mosca e Londra. Ed è come dire o Roma o i Soviet ma il Grande Gioco delle potenze mondiali – aggiornato – riposiziona gli schieramenti. È scontro sul caso Sergej Skripal, la spia avvelenata a Salisbury, Londra espelle 23 diplomatici, l'Ue ovviamente s'accoda ma la Russia di oggi non è più quella dei bolscevichi che fanno abbeverare i cavalli alle fontane del Vaticano, anzi, il contrario: dagli Urali alle estreme propaggini dell'Asia dilaga un territorio consacrato alla cristianità e – coerente all'orda bianca di Ungern Khan – alle altre due identità spirituali e universali: l'islam e il lamaismo. L'Orso delle nevi non teme il Leone sdentato di Londra. Poco male che i Regnanti d'Inghilterra diserteranno i Mondiali di Calcio 2018. Londra può strepitare ma assai chic è stata la risposta della russa Maria Zajarova, la portavoce degli Affari Esteri. Ha diffuso la foto dell'incontro della signora May con Mohammad bin Salman, il principe saudita cui gli inglesi vendono le armi viste all'opera in Yemen. Ma dei massacri – si sa – i lord e le lady non ne fanno mai un caso.