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Ficarra e Picone, il David della satira

I due comici sono l'ossessione del salotto kollettivo

Pietrangelo Buttafuoco
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Campioni d'incassi al botteghino nel 2017 con L'Ora legale, Salvo Ficarra e Valentino Picone – in questi giorni protagonisti a Striscia la Notizia – l'hanno ritirato dai David di Donatello, il più importante premio in Italia, e non ne porteranno altri in futuro. Il meccanismo – a giudizio dei due artisti – è farlocco. Su 1500 giurati del David, 1300 si sono espressi ma è impossibile, conti alla mano, vedere e giudicare 120 film. Ficarra e Picone sono proprio l'ossessione per il salotto kollettivo. Già nel 2014, La Repubblica contestò che la Festa del Cinema di Roma aprisse con Andiamo a quel paese. Ma quel che gli impegnati non perdonano ai due, è la libertà. Ecco un esempio. Mancati versamenti M5S: «Di Maio s'è vantato di avere restituito 370 mila euro» dice Valentino. Risposta di Salvo: «Figurati, Berlusconi ne ha restituito 500 di milioni. Certo, c'è voluta una condanna, ma non se n'è vantato». Facile fare gli impegnati a Rai3 e avere l'accredito per i David. Il difficile è farlo a casa dello stesso Berlusconi, a Canale5. I veri David, dunque, sono loro: Ficarra e Picone. Il resto è solo Golia, il gigante del conformismo.

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