Movimento cinque fiamme
Pensano di fargli danno e invece diventa un favore. Ecco un consiglio al Kollettivo dei salotti: se proprio dovete prendervela con i Cinque Stelle accusandoli di essere figli di attivisti del Msi di Giorgio Almirante, fatevelo un minimo di calcolo. E meditate sull'eventuale “effetto contrario”. Additarli tra la feccia, come fa La Repubblica, ma anche il compassato Corriere, e accusare Luigi Di Maio di non rinnegare il papà missino – così come Alessandro Di Battista e Roberta Lombardi, tutti figli orgogliosi dei propri genitori missini – non porta acqua al mulino dell'indignazione, anzi, il contrario. Li rende partecipi di un mondo, che non c'è più, ma che vive nel sentimento pulito e fin troppo coraggioso dell'Italia senza salotti, senza stanze dei bottoni e senza altro patrimonio che l'ideale. Pensate di prendervi un vantaggio – strillando contro la Fiamma a Cinque Stelle – e, invece, li agevolate nel sorpasso. Quella non era l'Italia delle fogne ma la patria ideale dei Paolo Borsellino, dei Walter Chiari e degli Aldo Fabrizi. Era anche Italia di Padre Pio, quella. Ed è finita, certo, ma non ebbe mai indennizzo. Figurarsi i rimborsi.