Irene Pivetti e le mascherine, la verità del farmacista scuote Live non è la d'Urso
Il caso Pivetti sulle mascherine senza certificazione europea e pertanto non filtranti e pericolose, approda a "Live Non è la D'Urso", il talk domenicale di Canale 5. Barbara D'Urso, dopo aver sentito la versione dell'ex presidente della Camera, ha dato voce al farmacista che involontariamente ha scoperchiato il caso e fatto partire l'indagine. A "Live Non è la D'Urso", il farmacista Federico Saettone ha raccontato di aver acquistato da un fornitore di fiducia le mascherine Ffp2 e di averle rivendute in pacchetti da 10 al costo di 110 euro, una cifra idonea secondo la Guardia di Finanza. Il dottore ha specificato: "Abbiamo avuto difficoltà a reperirle, quando sono arrivate erano in confezione da 50 che al cliente sarebbe costata 550 euro, quindi per venderle abbiamo aperto la scatola e collocato i 5 pacchetti da 10 a 110 euro ciascuno. Sembra tanto, ma in alcuni momenti si pagavano anche 13 euro ognuna. A un certo punto una cliente ha fatto un esposto ritenendo la cifra spropositata, la Guardia di Finanza aveva già fatto un controllo e appurato che non applicavamo un rincaro eccessivo, ma tornando ha scoperto che il marchio CE non era idoneo: non quello sulla scatola esterna, che è giusto, ma quello sul sacchetto interno che contiene le mascherine. Non so se è contraffatto o è un escamotage perché in realtà quel CE sta per Chinese Export. L'assurdo è che se le avessi vendute singolarmente nessuno avrebbe potuto dirmi niente perché all'epoca non esisteva la regola del marchio CE. Il fornitore abituale ce le ha vendute con fattura e regolare certificato. Noi eravamo tranquilli. Invece sono pericolose perché non filtranti. Quando è successo, io non sapevo fossero le mascherine importate di Irene Pivetti, l'ho scoperto quando la GdF me le ha sequestrate. Anche il distributore era convinto fossero a norma". Per approfondire leggi anche: Pivetti indagata per frode in commercio L'ex presidente della Camera ha mandato un messaggio in diretta alla D'Urso per sottolineare che lei piazzava quelle mascherine a 2,80 euro, ma il farmacista ha ribattuto mostrando la fattura da cui si evince che le aveva acquistate a 5 euro più Iva e pertanto il suo margine di guadagno era corretto.