resa dei conti
Caos ad Amici, Giuliano Peparini se la prende con Javier e Valentin
Giuliano Peparini, il coreografo di “Amici19”, bacchetta in punta di piedi i ballerini Javier e Valentin che nel corso della terza puntata del Serale hanno polemizzato con Maria De Filippi, si sono ammutinati e hanno minacciato l’abbandono al talent show. Per approfondire leggi anche: Colpi bassi ad Amici 19 La terza diretta di “Amici19” è stata un susseguirsi di brutti colpi di scena, nervi a fior di pelle e vibranti polemiche: la cantante Nyv ha lasciato il talent, anzi no, il ballerino Javier si è ritirato perché la giuria ha fatto vincere Nicolai (“mi dispiace non possono sbagliare, hanno in mano le nostre carriere”), anzi no, Valentin ha protestato per le troppe distrazioni ed è stato cacciato. Lacrime anche da Giulia e Jacopo. L’unica salda è stata Gaia che sapeva di essere seconda su iTunes. Il ballerino classico Javier, al centro di un’infuocata rissa verbale tra Maria De Filippi, Alessandra Celentano, Luciano Cannito, Gabry Ponte e Vanessa Incontrada, era stato squalificato dalla conduttrice pavese dopo la sparata: “Vado via, basta” con pedissequa applicazione del “No, Maria io esco!”, ma il rientro in studio extremis e la difesa di Giuliano Peparini lo hanno ributtato nella scuola. Il coreografo ha riconosciuto che “secondo me hai ballato molto meglio di Nicolai, ma la vita di un’artista è fatta anche di sconfitte, talvolta ingiuste e bisogna accettarle” e tanto è bastato alla De Filippi per tornare sui suoi passi e riaprirgli le porte del Serale di “Amici19”. Peparini però ha rimuginato sul fattaccio e ha pubblicato un lungo post in difesa dei professionisti che con dedizione e impegno muovono la gigantesca macchina del ventennale talent show. Su Instagram (@giulianopeparini), il maestro e coreografo ha scritto: “Nelle ultime ore mi è capitato di riflettere molto su quello che è successo ieri sera. Non entrerò nella polemica, non parlerò di meriti o di demeriti. Quello che voglio dire è che @amiciufficiale è una scuola che permette a giovani allievi di crescere, di imparare, di esprimersi, di avere delle opportunità in più che possono essere enormi ed uniche. Dietro quello va in onda in televisione una volta a settimana c’è un lavoro infinito, immenso, sette giorni su sette 24h su 24, di tantissime persone che credono in quello che fanno e che lavorano duro, ed è doveroso avere rispetto per tutto questo! È altrettanto doveroso non pensare di poter entrare e uscire da un percorso a seconda del proprio stato d’animo del momento, a seconda del nervosismo, a seconda del nostro punto di vista, a seconda del nostro disaccordo. Quando la vita ci da delle possibilità, oltre che coglierle, dobbiamo rispettarle, e rispettarle significa andare fino in fondo, giocarsela tutta fino alla fine. Sopratutto è fondamentale avere e dimostrare gratitudine e rispetto per tutto quello che ci viene dato. Perché è solo così che impareremo a dare valore a quello che abbiamo, ma sopratutto a noi stessi”. Un’iniezione di umiltà per gli allievi del Serale. Tuttavia, il nodo è un altro: la politica dei “due pesi, due misure”, la politica dei palesi favoritismi (per l'audience, non per motivi personali, si intende), la politica del pongo regolamento che piccona le certezze granitiche di un concorso (in palio ci sono premi in denaro) e consegna i talenti a un caos fluido dove vale tutto e il contrario di tutto. Il nervosismo di Valentin, Javier o Nyv sembra esser dettato dalla mancanza di punti di riferimento. Forse si chiedono perché loro sono giustamente richiamati all’ordine in caso di comportamenti disdicevoli e ingrati, mentre Nicolai può mancare di rispetto ai professori, presentarsi in ritardo in sala prove, definire Timor Steffens “un’anima nera”, denigrare i compagni d’avventura e criticare i giudici senza esser mai punito? Perché trasmettere l’impressione (magari infondata) che qualcuno sia più tutelato di un altro? “Amici” non è l’Amici delle origini, non è più solo una scuola, è un talent show-varietà-intrattenimento-scuola e gli allievi non sono esclusivamente ambiziosi e talentuosi sconosciuti, spesso sono semiprofessionisti consapevoli dei propri mezzi e consci che il programma è una vetrina di lusso in Via Monte Napoleone. Questo accende il fuoco delle contestazioni e delle ribellioni ai giudizi dei personaggi dello spettacolo che non masticano di danza. Il talent è in Purgatorio, a metà strada tra l’Inferno e il Paradiso di chi ce l’ha fatta. “Amici” si può guardare da due punti di vista: per i giovani di belle speranze artistiche non è né carne né pesce, non è né zuppa né pan bagnato, per i telespettatori è una serata di svago.