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La Repubblica delle donne, Malgioglio torna da Chiambretti: perché non può lasciare Mediaset

Giada Oricchio
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A “La Repubblica delle Donne”, il programma di Piero Chiambretti in onda ogni mercoledì su Rete 4, si risolve il “caso Malgioglio”: “Entro perché altrimenti pago la multa!” e si stabilisce se Morgan sia o no un genio. Piero Chiambretti, dopo aver riassunto il litigio di 7 giorni fa con Malgioglio, fa un appello: “Quando si rompe un'amicizia è una cosa gravissima, alla fine siamo diventati Morgan e Bugo, la cosa mi dispiace. Come vedete la gabbia è vuota e Peppino è rimasto senza lavoro. Se sei un professionista Malgioglio vieni, ti sto aspettando”. Poi disquisisce sulla genialità artistica di Morgan con Michele Monina, dj Aniceto, Red Ronnie e il produttore Arturo Artom. Dj Aniceto è invasato: “Morgan non è un genio e non lo sarà mai, è uno scandalo che la Rai abbia ammesso al Festival di Sanremo un artista che 10 anni fa ha detto di farsi di crack. Il crack fa degenerare i neuroni, la droga ti fa vedere Satana e secondo me Satana gli ha detto di rovinare il Festival. I veri geni non si drogano. Rende tutto un vespasiano, fa pipì su tutto quello che fa!”. Più misurato il critico Monina: “Geni si nasce, ma si può non esserlo più. Ecco, Morgan musicalmente è fermo a 10 anni fa, adesso si applica con ingegno a mettere in pratica quello che sa per fare televisione. Quello che manca clamorosamente a Morgan è l'opera”. Per approfondire leggi anche: Tra Chiambretti e Malgioglio va in scena la lite Al contrario Red Ronnie è certo che sia un genio: “Ma non lo scopriamo oggi, si scoprirà più avanti. E' entrato nella storia di Sanremo più del cu*o della Lombarghini” e Zia Malgy: “E come lo sapremo? Siamo morti”. Per le Ministre: “Essere memorabili non significa essere geniali”. Durante il dibattito, informano Chiambretti che Malgioglio è fuori dallo studio e così esce a prenderlo. Il cantautore sta sulle sue: “Lei sa che ho un contratto con Mediaset e pago una multa se non vengo. Che mi frega a me di Morgan! Però torno perché lei ha una delle trasmissioni più belle di Mediaset”. Entrano in studio e Malgioglio è un Frecciarossa senza fermate: “Chiambretti, il problema è che lei non mi fa parlare! Lei mi deve lasciare parlare, faccia come la Toffanin! Io sono un poveretto intelligente, con 40 anni di carriera e tanti successi, lui no. In 2 anni ho fatto 4 successi, questa è la mia vita e non devo dimostrare niente a nessuno. Io non ce l'ho contro Morgan, posso querelarlo per avermi detto che sono un poveretto, ma non lo faccio perché mi ritrovo su tutti i giornali. Lui è in cerca di una felicità che non trova. Artom, mi dica due canzoni di Morgan, che mi frega delle altre forme di vita!!! Mi canti una canzone. Vent'anni fa ho conosciuto Leonard Cohen e quando gli ho chiesto l'autografo perché era un genio, lui mi ha risposto ‘non sono un genio e per questo non le faccio l'autografo'. Da allora io non ho mai più chiesto un autografo”. E' un teatrino surreale ben riuscito. A inizio puntata, invece, spazio a Bugo, definito il “padre dell'indi”. Il cantante: “Sì, vero. Il termine deriva da indipendenza, è un genere musicale iniziato agli inizi degli anni '90 in Inghilterra e nel 2000 è arrivata anche in Italia. Si dice di ogni autore che fa musica particolare”. Il cantante di “Sincero” ha risposto anche alle domande sulla rottura con Morgan: “Il Festival di Sanremo è finito in modo rocambolesco, ma al tempo stesso eccitante. Adesso cerco di cogliere anche le cose positive. Se Morgan e io ci riuniremo? Per il momento no. Se prima eravamo amici? Lo conosco dal 2003 ed eravamo amici di cuore, non ci sentivamo tutti i giorni, siamo andati a mangiare insieme due volte in tanti anni, ma c'eravamo l'uno per l'altro. Cosa è successo quella sera? Io non ho litigato, me ne sono andato per non fare scenate. Dopo che Morgan ha fatto quello che ha fatto me ne sono andato e basta. Litigare mi avrebbe messo su un piano che non mi interessa”.

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