vendetta
Sanremo, Morgan dalla d'Urso le canta a Bugo: così me l'ha pagata
La verità di Morgan a “Live – Non è la d’Urso” sulla squalifica al Festival di Sanremo: “Sono andato gratis a Sanremo. Ha vilipeso Endrigo e mi ha fatto mobbing. Mi sono vendicato”. E il manager Valerio Soave lo diffida in diretta Bugo a “Domenica In”, Morgan a “Live – Non è la d’Urso”: gli amici si separano sul palco del Festival di Sanremo dividono i programmi e le signore della tv. Barbara d’Urso ha dimenticato la “fregatura” di qualche mese fa, quando Marco Castoldi, in arte Morgan, non si presentò in studio e lo definì: “Un artista che non rispetta gli artisti”, e gli offre la possibilità di raccontare la sua verità sulla squalifica per defezione. Morgan entra in studio e attacca: “Barbara sei bellissima, ti volevo raccontare la verità di quello che è successo, non si sono capite le dinamiche di quella sera, esistono due verità: una della vita e una dello spettacolo. Dopo estenuanti difficoltà, siamo riusciti a mettere in piedi l’arrangiamento della canzone di Sergio Endrigo (pewr la serata delle cover, nda), ma la sera Bugo non ha rispettato niente, si è portato avanti sul palco e ha cantato tutto lui. Ha voluto esistere e in effetti adesso esiste grazie al mio talento e alla mia bravura. Il giorno dopo ho cambiato il testo della canzone in gara perché ‘chi la fa l’aspetti’. Non abbiamo litigato, ci hanno fatto litigare”. Barbara d’Urso cerca di rimettere ordine in una notte che resterà nella storia, fosse solo per Amadeus che gira per Sanremo fino alle 4 del mattino alla disperata ricerca di Bugo (nascosto in teatro, nda). Morgan riparte: “Loro, Bugo e il suo manager me ne hanno fatte di tutti i colori. Loro erano in 17, i miei erano 3 e gli ultimi giorni mi hanno lasciato da solo. Mi hanno levato anche la stanza d’albergo. Loro si sono posti in maniera molto prepotente e da quando hanno messo piede a Sanremo, grazie a me, hanno cominciato a farmi di tutto. Io sono andato a Sanremo senza contratto, gratis, per fargli un piacere. Mi chiedono di fare l’arrangiamento del brano, ma non lo usano, poi mi chiedono di fare quello di Sergio Endrigo e lo cambiano, non lo consegnavano all’orchestra, agli addetti ai lavori. Siamo andati in scena senza aver mai provato. L’orchestra suonava male e io non capivo perché. E’ stato il maestro Valentino ad accorgersi che l’orchestra aveva un altro spartito. Quando gli ha dato quello giusto era tutta un’altra cosa”. Morgan fa il verso dell’amico (che ha incassato l’appoggio di Mara Venier, nda) e rivela: “Ti prego fammi fare Sanremo è la mia ultima chance, però sono arrivati a cose squallide, mi hanno levato la stanza d’albergo e hanno levato i pass ai miei collaboratori. Quella sera Bugo ha fatto il terrorista e ha cantato tutto il tempo, lui ha voluto la guerra, io sul suo pezzo ero stato diligente anche se mi aveva cancellato la partitura. Io ero il musicista, io ero l’artista! Allora per vendicarmi sono andato sul suo pezzo e ho scritto quelle parole. Se l’ho picchiato? Mi ha dato uno schiaffo pazzesco la sera prima. Chi era Bugo prima di andare a Sanremo? Io ho fatto esistere Bugo, l’ho creato. E’ vero che venerdì poco prima di scendere gli ho detto ‘figlio di pu**ana”, ma la sera prima non aveva rispettato nessuno, né me, né il pubblico, né l’orchestra e le mazzate gliel’ho date a parole, niente di violento”. Per approfondire leggi anche: Red Ronnie sa la verità su Morgan e Bugo: "Perché quel casino..." Morgan non si ferma e ribadisce: “Per due mesi mi sono lamentato tutti i giorni e lui diceva ‘non capisco cosa dici?’, lui diceva ‘andiamo su e divertiamoci’, ma come è possibile? Sputi e morsi? Vorrei vederli. Io non ho preso una lira, ho pagato tutto, non mi hanno dato un minimo di rimborso spese, io ero andato gratis e ho ricevuto mobbing, hanno fatto di tutto per sbarazzarsi di me”. Barbara d’Urso gli chiede il motivo e Morgan dà libero sfogo al suo ego: “Perché lui non regge il palco, ogni volta che ero sul palco lui spariva, quando canto con Ranieri o Celentano io ho l’umiltà di stare due passi indietro. Diciamo la verità, lui ha cantato malissimo Endrigo, lo ha vilipeso, la figlia di Sergio Endrigo pensava che fosse uno scempio, uno scempio! Ma chi cavolo ti credi di essere? Stava profanando una tomba, era grave quello che faceva e l’ho punito. In precedenza il manager Soave ha provato a picchiarmi in ufficio, ha provato a mettermi le mani addosso, perché sono andato lo stesso a Sanremo? Ho fatto una ca**ata. Adesso Bugo esiste, gli ho fatto un favore. E’ un Bugo che c’è”. Nel bel mezzo del mologo, arriva in diretta la diffida del manager Valerio Soave, Platinette vorrebbe intervenire, ma Barbara d’Urso la zittisce: “Vuoi discutere con me nella mia trasmissione?”. Morgan riprende tra lo stupore generale e qualche applauso fuori luogo: “Nella canzone canta figlio di pu**ana e poi in conferenza fa il pudico? Ma chi gli crede? E’ l’invidia il problema. Altro che Achille Lauro, sono io il vero San Francesco! Cosa dice il suo testo? Cosa farfuglia? E vuoi sapere il paradosso? Se aveva un attimo di pazienza finiva tutto, non ho avuto tempo per scrivere il resto, mi sono fermato a ‘questo sono io’, quindi se stava calmo, avevo finito. Nella sua totale assenza, nell’implodere Bugo esiste. Sapevo che saremmo stati squalificati, ma siamo entrati nella storia. Bugo è un dilettante, un invidioso. Non farmi provare significa non rispettare il regolamento, i discografici non c’erano alle prove perché sapevano che Bugo avrebbe cantato tutto il pezzo. Così ha fatto. Io gli ho detto che me la pagava, che si era scavato la bara, gli ho detto ‘venderesti anche sua madre’, se ho offeso la moglie? Non so chi sia. E’ridicolo, c’è da annullarlo. Io sono entrato nel guinnes dei primati come scopritore di talenti: Noemi, Marco Mengoni, Michele Bravi, Chiara Galiazzo, pensavo che anche lui potesse farcela, ma mi sbagliavo, il paradosso è che adesso è conosciuto. Quando il manager è entrato nel nostro rapporto ha creato tanto casino, ci ha messo uno contro l’altro, ha detto cose tremende su di me davanti agli altri cantanti, era uno fuori di testa, 55 mila euro erano il budget della Sony, a me non hanno dato una lira”. Morgan aggiunge un altro particolare inedito a quella serata folle: Io in realtà avevo 50 fogli su cui c’erano le frasi esatte del brano scritte in grande e volevo vendicarmi scendendo in platea e improvvisando un karaoke con il pubblico che ovviamente avrebbe rovinato la canzone, invece il pezzo non ero abbastanza famoso, no nera passato in radio e allora ho pensato ad al. Un minuto prima di scendere le scale ho invertito il senso, il significato delle parole rendendole negative. Non capiscono di essere stati benedetti da me, merito il Moscato a casa! Lui non si è accorto di niente, cosa vuoi? Non sa niente! Ma chi se ne fotte di quella canzone, voi non capite, io volevo mettermi in salvo, non ce la facevo più, sono stato ucciso sul lavoro. Il manager pensava che fossi uno da usare, ma è un mediocre perché con i sotterfugi ci ha portato a litigare anziché a una grande progetto. Non ho preso un quattrino e la sera prima di andare a Sanremo mi ha tolto la stanza, mi sono pagato perfino la benzina. Ho una registrazione in cui Soave dice al portiere d’albergo di chiamare la polizia e venire a perquisirmi la stanza e quello gli ha detto no perché sono una persona perbene. La conversazione è stata registrato da un’amica che era lì (che coincidenza!). Quando ho chiamato Amadeus, ho ottenuto quello che volevo, lo ringrazio. La Sony è scappata dopo l’intervento di Amadeus. Come fa la Sony? Non lo so, ca**i loro. Loro hanno inciso la canzone con la mia voce, ah c’è il Bugo della mia voce”. E infine l’ultimo retroscena: il manager Valerio Soave ha bloccato l’idea di Morgan di far intervenire Vittorio Sgarbi che, presente in studio, conferma e chiosa: “Tutti cantanti con il Bugo degli altri”.