festival
Dal dramma di Rula Jebreal a Gessica Notaro, ecco la prima serata di Sanremo
"Questo è un Festival a rischio 15%, per questa ragione ho indossato l'abito di Don Matteo, uno dei pochi “Mattei” che funzionano in Italia". Fiorello in abito talare tiene a battesimo la 70esima edizione del Festival di Sanremo. “Qualcuno doveva aiutarlo – ammette Fiore- le sardine erano impegnate. Lo aiuterò io, sarò il suo Rocco Casalino. Con questo vestito facciamo il 35%, con me dentro arriviamo anche al 40% - conclude - e se va bene con quest'abito, domani mi vesto da Maria De Filippi. E’ iniziato il Festival di Sanremo. Regia teatrale di Stefano Vicario sulle scenografie di Gaetano Castelli. Le donne di questa prima sera sono Rula Jebreal e Diletta Leotta. Presenta Amadeus. Per approfondire leggi anche: Che sorpresa Rula Jebreal valletta “Facciamo parlare la musica – dichiara la Jebreal - che è una lingua universale. Tutti stasera cerchiamo di fare un passo in avanti e non fare gaffe”. Nella seconda parte della serata è stata protagonista di un monologo toccante sulla violenza, alternato da frasi sulle donne di cantanti celebri, che l’Ariston ha applaudito con una standing ovation. “Parte dalla realtà Rula “Che biancheria aveva quella sera? e «trova sexy un uomo coi jeans?» . «Se le donne non vogliono essere stuprate devono smettere di essere poco di buono”. Ecco queste sono solo alcune delle frasi rivolte alle donne vittime di violenza sessuale che si ascoltano nelle aule del tribunale. «Noi donne non siamo mai innocenti - prosegue Rula - o perchè abbiamo denunciato troppo tardi o troppo presto, o perchè siamo troppo belle o troppo brutte, o disinibite e ce la siamo voluta…. La giornalista palestinese ha ricordato il suicidio della madre, stuprata da un uomo che conosceva. In lacrime ha dichiarato: “Lotto per me , per lei e per mia figlia. Mia madre Zakia, che tutti chiamavano Nadia, ha preso il suo ultimo treno quando io avevo 5 anni. Si è suicidata, dandosi fuoco. Ma il dolore era una fiamma lenta che aveva cominciato a salire e ad annerirle i vestiti quando era solo un’adolescente. Il suo corpo era qualcosa di cui voleva liberarsi, era stato la sua tortura.Perché mia madre Nadia fu stuprata e brutalizzata due volte: a 13 anni da un uomo e poi dal sistema che l’ha costretta al silenzio, che non le ha consentito di denunciare. Le ferite sanguinano di più quando non si è creduti. L’uomo che l’ha violentata per anni, il cui ricordo incancellabile era con lei, mentre le fiamme mangiavano il suo corpo, aveva le chiavi di casa. Finale da brividi, anche la figlia Miral in platea in lacrime: “Stasera ho messo il miglior vestito. Domani chiedetevi pure com’era vestita la Jebreal, ma che non si chieda mai più a una donna com’era vestita quella notte che è stata stuprata. Mia madre ha avuto paura di quella domanda. E cosi tante donne. Noi non vogliamo essere vittime, accessori, quote . Tutto questo io lo devo a mia madre, lo devo a me stessa e alle nostre figlie. Nessuno può toglierci il diritto di addormentarci con una favola. Noi donne vogliamo essere musica”. Amadeus, durante la serata, sottolinea più volte la bellezza di Diletta Leotta che parte con un monologo sulla bellezza e il tempo che passa. La bellezza è un vantaggio, perchè altrimenti col cavolo che sarei qui, lo so sono una conduttrice sportiva, ma sarei ipocrita a dirvi che il mio aspetto è un fattore secondario. In sala sua nonna “Mia nonna mi ha insegnato ad essere diversamente bella, studiare, imparare e trovare l'amore come quello tra te e nonno Salvo. Alla fine a qualsiasi età ogni giorno che viviamo è un regalo, a guardarvi così con tutto questo tempo addosso una cosa l'ho capita, io non ho paura e questo lo devo a te nonna, e lo voglio dire da questo palco con tutto il mio cuore. Grazie. In apertura di serata, la sfida tra le prime quattro Nuove Proposte: gli Eugenio in via di Gioia, Fadi, Leo Gassmann e Tecla Insolia. Passano il turno Tecla e Leo Gassmann. Dodici di ventiquattro le esibizioni dei big in gara in cui la magia di Diodato con “Fai rumore” rende rarefatta l’atmosfera dell’Ariston. Irene Grandi con “Finalmente io” ha un’energia contagiosa, nella cui esecuzione si sente decisa l'impronta Vasco. Rita Pavone con la sua “Niente (Resilienza 74)” voce perfetta. Super applaudita dalla platea, l'ex Gian Burrasca ha una grinta invidiabile. Standing ovation e lacrime per Rita. Marco Masini è sempre impeccabile con la sua “Il confronto”. Sono una vera sorpresa Le Vibrazioni che nell'ultima parte del brano “Dov’è” ospitano sul palco l'interprete e performer di musica in lingua dei segni Mauro Iandolo. Bugo e Morgan danno vita a un grande show. Achille Lauro improvvisa uno strip tease spogliandosi e rimanendo sul palco con una tuta di paillettes trasparente. Irrompe Fiorello in scena: “Voglio la foto”. Riki festeggia il suo 28esimo compleanno, Anastasio conferma il suo grande talento di rapper impegnato. Elodie stupisce non solo per il suo look e la straordinaria bellezza ma perché il suo reggaeton della sua “Andromeda” è contagioso. Che dire Alberto Urso impeccabile con la sua “Il sole ad est”. La vera sorpresa è Raphael Gualazzi che ha cantato la sua 'Carioca' accompagnato dal gruppo di Mauro Ottolini jazz, creando un effetto suggestivo. Tiziano Ferro è l’ospite che renderà omaggio al Festival in tutte le serate. Ieri sera ha interpretato tre brani: "Nel blu dipinto di blu", "Almeno tu nell'universo", "Accetto miracoli". Elegante come sempre Ferro nell’omaggio a Mimì pecca per una leggera sbavatura: “Che pa**e ho rovinato tutto , questa canzone è un'operazione a cuore aperto... chiamatemi un'ambulanza – commenta subito l’esibizione con le lacrime che scorrono sul viso. Attesi dai centinaia di supporter Albano e Romina che infiammano la platea dell’Ariston con Nostalgia canaglia, un medley di La Siepe, Ci sarà e Felicità. Presentano anche il nuovo brano, scritto da Cristiano Malgioglio “Raccogli l’attimo”. Emma Marrone, è la prima ospite del cast del film di Gabrielle Muccino “Gli anni più belli” con Favino, Santamaria e Kim Rossi Stuart e Micaela Ramazzotti. Performance senza precedenti di “Stupida allegria” e del medley “Non è l’inferno”, “Arriverà”, “Amami”. Sul palco dell’Ariston non solo Rula Jebreal a parlare delle violenza sulle donne, anche Jessica Notaro, la ragazza che è stata aggredita dall’ex con l’acido e che è diventato un simbolo per la lotta contro la violenza canta con Antonio Maggio, il brano scritto da Ermal Meta e lo stesso Maggio “La faccia e il cuore”. Che dire tanta musica, tanta roba. Buona la prima. All’auditel l’ardua sentenza.