violenza sulle donne
Sanremo 2020, il monologo di Rula Jebreal scritto a quattro mani con Selvaggia Lucarelli
Era attesa al varco Rula Jebreal, sul palco del Festival di Sanremo. "Dalla Rai ho avuto libertà totale. Ho visto che il direttore di Rai1 si è molto commosso. Mi ha sostenuto fino in fondo", ha detto la giornalista a Circo Massimo. Sul palco dell'Ariston ha proposto un monologo contro la violenza sulle donne nel quale Selvaggia Lucarelli "mi ha aiutato a dire le cose giuste. Ho letto che qualcuno ha detto che lei è esperta in ’zoccolaggine', parole di una violenza incredibile, che mettono a rischio anche la nostra sicurezza". Quanto alle polemiche contro la sua partecipazione a Sanremo 2020: "Polemiche di Lega e FdI? C’è stato un momento in cui era stato annunciato che avrei fatto un monologo contro la violenza. Ho letto che qualcuno chiedeva di avere il contraddittorio: e lì sono rimasta scioccata", ha detto Jebreal che descrivendo la serata ha aggiunto: "Prima di entrare c’era un momento di suspence, tutti noi sentivamo la responsabilità per quello che era stato detto prima. Quando sono entrata facevo fatica a guardare davanti a me, c’era mia figlia". "Tutto è nato da una telefonata che mi ha fatto Rula la settimana scorsa nella quale mi diceva che le piace come scrivo e mi ha voluto incontrare. Mi ha parlato di quello che voleva dire, quello che voleva raccontare, mi ha fatto leggere quello che era stato già buttato giù dagli autori Rai, e man mano abbiamo costruito insieme il testo che poi Rula ha letto e interpretato a Sanremo", commenta Selvaggia Lucarelli raccontando la nascita della collaborazione con Rula Jeabreal: "Molto ha fatto la sua interpretazione e la sua commozione, la forza della sua storia (...). Rula ha compreso che le sue parole non potevano essere sbiadite e ha scelto di scoprirsi , di raccontare la cosa più dolorosa e più importante della sua vita a milioni di persone e ho apprezzato il suo coraggio, la sua forza di arrivare fino in fondo. Lei tanto battagliera, tanto ferma nel suo lavoro di giornalista ha tirato fuori la sua fragilità ed è stato bellissimo".