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Sanremo, parla Elodie: pronta a stupirvi con la mia Andromeda

Ha una croce semplice, tatuata sul braccio Elodie. “È di qualche tempo fa. L'ho fatta che avevo 23 anni. Scandisce il momento in cui ho sepolto il passato e sono rinata piano piano. La corazza dura è caduta, e ho capito che una donna può essere forte anche se sorride morbida. La vita mi aveva indurito, ma il tempo, per fortuna, resta galantuomo”. Una bellezza disarmante e una voce unica quella di Elodie Patrizi, classe 1990, romana che al Festival di Sanremo si esibisce con un pezzo regaetton coraggioso “Andromeda” scritto da Mahmood e Dario Faini. Una canzone autobiografica che racconta un momento preciso della vita della stessa artista, le difficoltà incontrate e la forza impiegata per reagire alle cose. “La canzone parla di un momento della mia vita e di un modo reagire alle cose. Alla semplicità di come mi racconto senza filtri, perché io non ne ho mai avuti. Quindi ho la possibilità di presentarmi in modo più vero, più onesto”. Sul palco dell'Ariston nella serata delle cover sarà affiancata dal musicista siriano Aeham Ahmad, nel brano Adesso Tu di Eros Ramazzotti che vinse l'edizione del 1986.  E se la tradizione vuole che quasi tutti gli artisti in gara a Sanremo escano poco dopo con un nuovo progetto discografico, Elodie sorprende con una mossa astuta ed efficace: da venerdì sarà possibile ascoltare solamente nelle piattaforme di streaming e nei digital store il nuovo album dell'artista dal titolo "This is Elodie", 16 brani, mentre per il formato cd dovremmo aspettare il 7 febbraio. Il disco della consapevolezza dove Elodie riesce a misurarsi con diversi generi musicali contemporanei: dal pop al reggae e dall'urban al soul e collabora con tanti artisti.  “Questo è più di un disco, è quello che sono in questo momento, è quello che mi piace cantare, ballare o condividere. Potrebbe tranquillamente essere una playlist del mio telefono, anche perché sono fan di tutti gli ospiti (Fabri Fibra, Neffa, Mahmood, Marracash, Lazza, Carl Brave, Stash, Myss Keta, Margherita Vicario, Beba ndr.)  con cui ho lavorato.  “Collaborare con questi artisti mi ha dato la possibilità di comprendere qualcosa da un punto di vista diverso dal tuo. Imparo, cresco e riesco a portare a casa qualcosa di nuovo, cerco di arricchirmi e di diventare sempre più strutturata”.  Tra i brani più interessanti dell'album la cover di “Niente Canzoni d'amore” e Malatesta.  Il primo è la cover di un brano del compagno Marracash che diventa una ballad piano e voce da brividi. “Mi piaceva l'idea – continua Elodie - di rifare un pezzo rap. Senza dirgli niente l'ho registrata e gliel'ho fatta ascoltare solo una volta fatta”. Il secondo è Malatesta dove c'è il cameo di Neffa, che dopo tanti anni ritorna con il suo slang inconfondibile e con il suo "sono un chico beat" che chiude il pezzo.  Sempre sorridente, battuta pronta, Elodie spargerà gioia e femminilità sul palco dell'Ariston: “Io ho sempre vissuto serenamente la mia femminilità, dovessi rinascere vorrei essere nuovamente donna, mi sono sempre piaciuta, sono felice di essere me stessa –  Io sono bella per me stessa, non mi interessa se gli altri mi vedono bella o no o se riescono o meno ad andare oltre l'aspetto esteriore. Io credo che se sei ricco gli altri lo vedono. Io credo di essere una donna più interessante che bella”. Elodie sta un passo avanti. 

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