offese al reality
Grande Fratello vip, Barbara Alberti ci ricasca. Missile a Wanda Nara: "Un mostro con l'ottava"
Il Grande Fratello sta diventando il grande incubo di Barbara Alberti. La scrittrice e sceneggiatrice è di una schiettezza disarmante e all’interno della casa di Cinecittà, si esprime senza filtri incurante dell’effetto “bomba” delle telecamere. Lei il “reality” lo fa per davvero. Ieri sera, in camera da letto, stava chiacchierando di chirurgia estetica con Rita Rusic e Andrea Montovoli quando ha detto: “E’ come Wanda Nera… Wanda Nara che è alta 1 metro e cinquanta e si è fatta l’ottava misura è un mostro…eh”, Montovoli ha risposto sì, mentre Rita Rusic si è portata la mano al microfono per ricordargli che era aperto, ma la Alberti non ha capito subito: “Sì, ho visto le foto e c’ha…” mimando un grosso decollété. La Rusic ha insistito a indicare il microfono e la scrittrice ha finalmente inteso: “Uh, uh” portandosi la mano alla bocca e coprendo il microfono imbarazzata. Ma ormai era troppo tardi e la frittata era fatta. Per approfondire leggi anche: Rita Rusic sbrana la Volpe e tira il ballo Magalli Non è la prima uscita infelice di Barbara Alberti al GFVip tanto che Selvaggia Lucarelli, sua estimatrice, l’ha difesa dalle colonne de “Il Fatto Quotidiano”: “(…). Tutto, pur di portarla via di lì. Pur di non vederla frugata e valutata dal pubblico del televoto, pur di non assistere allo scempio immeritato della sua persona e della sua storia. (…). Io lo so che Barbara Alberti è entrata lì con le migliori intenzioni. Anzi, lei è entrata lì dentro proprio per la sua grandezza: perché la sua superiorità intellettuale si nutre da sempre di contaminazioni col basso, senza snobismi e steccati culturali. Perché è così intelligente da non temere di sporcarsi le mani, perché è libera in maniera trasgressiva e fanciullesca e i compartimenti stagni devono farle schifo almeno quanto i borghesi, i fascisti e i capelli spettinati. Eppure, nella sua esperienza al Grande fratello vip, succede quello che a una come lei non dovrebbe mai succedere e cioè che non è lei a contaminare ma lei a farsi contaminare. Il meccanismo, la compagnia, lo studio, la platea la stanno stritolando e masticando a piacimento, attingendo con cinismo dalla sua intelligenza candida o feroce, a minuti alterni".