Vittorio Feltri show da Chiambretti, smonta Montale e affonda Lilli Gruber
È "one man show" di Vittorio Feltri a CR4 - La Repubblica delle Donne. Il direttore del quotidiano Libero è intervenuto nella trasmissione di Piero Chiambretti regalando non perle di saggezza, ma di schietta irriverenza: "Se ho regalato una giacca a Crozza? E' vero. Quando mi imitava si vestiva da cani e io proprio non lo tolleravo così gli ho regalato una giacca di notevole fattura e vedo con piacere che quando mi fa l'imitazione se la mette sempre”. Leggi anche: Craxi, Gaber e Fallaci: Feltri svela tutto da Chiambretti Da Maurizio Crozza a Eugenio Montale, il passo beffardo è breve. “Mi dica se è vero che lei e Eugenio Montale vi siete incontrati in bagno e se lui soffriva del complesso della bassa statura” dice Chiambretti e Feltri: “Non so se soffrisse del complesso di inferiorità, ma lo compensava con un ego enorme. È vero che ci siamo trovati entrambi al cesso. Lo vidi che si avvicinava a un lavabo con la stessa forma del pis***toio, cioè invece di andare verso l'orinatoio normale è andato verso il lavandino. Non era molto alto e quindi lui poverino ha cominciato ad alzarsi con il coso in mano (e gesticola come chi si mette sulle punte per raggiungere qualcosa in alto, nda). Dopo vari sforzi ha deposto l'arnese e l'ha fatta lì. Io ovviamente ho fatto il giro di tutto il Corriere della Sera per raccontare l'episodio e sputtanarlo”. L'attacco più cattivo però Feltri lo riserva a Lilli Gruber: “Invita prevalentemente gli uomini, è una statistica, non lo dico io. E a volte alla donna non mettono nemmeno il sottopancia. Non si sa chi è. Non mi sembra un atteggiamento femminista, mentre io ho molte donne nel mio giornale”. Freddura invece per Francesca Pascale, la fidanzata di Silvio Berlusconi caduta in disgrazia: “Se Berlusconi si è arrabbiato per l'appoggio alle Sardine? No, si è arrabbiato perché passare dalla balena bianca alle sardine è un tonfo”. Vittorio Feltri, il dandy del giornalismo come lo ha soprannominato Chiambretti per l'indiscutibile eleganza, svela un aneddoto inedito sul pappagallo di Angelo Rizzoli: “Ero in redazione e ogni tanto sentivo qualcuno che mi insultava, cose tipo “testa di ca**o”. Mi chiedevo chi fosse, poi ho capito, ma non era l'uccello di Indro Montanelli, era di Angelo Rizzoli. Lui poverino doveva fare qualche giorno in carcere e non sapendo dove metterlo lo ha dato a Indro e poi l'uccello si è messo a insultare me”. La chiosa è geniale: “Nella vita ci vuole c**o?” domanda il terribile Piero e Feltri: “Senza c**o non attraversi neanche la strada”. Netto e crudo.