faida in famiglia

Olivia Bertè risponde a Loredana: basta bugie. Sorelle contro su Mia Martini

Giada Oricchio

Olivia Bertè risponde con un post al vetriolo all’intervista di Loredana Bertè a “Verissimo”: “Mia non voleva sentirti e non voleva darti il suo numero di telefono. Basta bugie e basta fare la vedova inconsolabile, è meglio per te se non dico altro”. Per approfondire leggi anche: Loredana Bertè, mea culpa totale su Mia Martini Nello studio di “Verissimo”, Loredana Bertè ha ricordato in lacrime la sorella Mia Martini, scomparsa prematuramente all’età di 47 anni, ma la sorella Olivia l’ha attaccata con un aspro e durissimo post su Facebook. Loredana Bertè avrebbe fatto una ricostruzione falsa e assolutamente fantasiosa dei fatti e soprattutto dei rapporti con Mimì, mai nascosta in una soffitta per un anno: “Mia è stata in carcere quattro mesi e non due anni e soprattutto una volta rientrata a casa (un attico privo di soffitte) non ha mai avuto problemi con la giustizia, essendo stata scagionata a seguito di un regolare processo che l'ha prosciolta dall'accusa di spaccio per cui era stata ingiustamente arrestata”. Olivia sottolinea: “Nonostante il quarto di secolo trascorso dalla sua prematura scomparsa, Mimì continua a mancarci come fosse accaduto ieri. E allora perché continuare a raccontare cose non vere? Perché gettare ombre anziché fare luce? Perché non parlare dell'arte e delle tante cose belle e positive della nostra amata sorella e basta? A chi giova tutto questo? All'audience di programmi generalisti cui poco interessa salvaguardare la nostra intimità? Anzi... e mi fermo qua. Loredana, di certo non giova all'immagine di Mimì e se ci rifletti neanche alla tua”. Poi un paio di retroscena che se veri cambierebbero completamente la verità sul rapporto tutt’altro che idilliaco tra le due sorelle: “Dopo Sanremo '93 che Mimì ha fatto solo per esserti vicina, rimasta profondamente delusa dal tuo carattere a dir poco impetuoso, ha preferito tenerti a debita distanza. Il cellulare non solo non te l'ha mai regalato ma si guardava bene dal farti avere il suo numero. Il vostro identico manager era costretto a ricevervi in giorni diversi per evitare che vi incrociaste e scoppiasse il solito putiferio e (come se non bastasse) per uno strano scherzo del destino Mimì poche settimane prima che ci lasciasse ha dovuto buttare giù l'ennesimo boccone amaro. Avevi dichiarato al TV Radiocorriere che tua sorella era morta e che non avresti più voluto vederla". Infine l'affondo:"Devo continuare? Non credo ti convenga... allora forse sarebbe meglio smettere le vesti della vedova inconsolabile e pensare esclusivamente al tuo percorso e non al suo...”. Chissà dove sta la verità, di certo Mia Martini non sarebbe felice e orgogliosa di questa faida in sua memoria.