a suon di metafore
Celentano tra sardine e capitone. Con Adrian si dà all'ittica
La penultima puntata di “Adrian – Questa è la storia” è la più politica del secondo ciclo della serie evento di Canale 5. Adriano Celentano omaggia Ilaria Cucchi con la canzone “L’emozione non ha voce” e facendo uso di un gergo ittico, tra sardine e capitone, dice la sua sull’attuale momento politico e su Matteo Salvini. Nello spettacolo che precede il cartoon “Adrian”, Adriano Celentano – per la prima volta senza occhiali e stivaletti ai piedi - accoglie il pubblico cantando divinamente, poi cita Stefano Cucchi: “Le persone che attaccano la sorella di quel ragazzo che hanno massacrato di botte fino a farlo morire in carcere non si rendono conto del rischio che essi stessi innescano con il loro atteggiamento, non è Ilaria che rischia, lei è salva, il vostro vero nemico è l’odio che avete dentro di voi e che vi sta divorando, come fate a non accorgervene? Dio esiste davvero e un giorno quando saremo di fronte a lui sarà troppo tardi, se non avremmo già sistemato le cose qui sulla terra. Non sapete quanto sarebbe grande la vostra gioia se scriveste una lettera a Ilaria, non una lettera di scuse, ma d’amore, di 4 parole, ne bastano 4: ciao Ilaria, lettera d’amore” e le dedica la magica “L’emozione non ha voce” tra l’ovazione del pubblico in studio. Ilaria Cucchi ha ringraziato subito tramite Facebook scrivendo: "Grazie Adriano Celentano per le tue parole e per aver dedicato a me la tua bellissima canzone. Stasera mi sento di dire solo questo". Ma è un Celentano di nuovo impegnato in prima linea e al tavolo con la conduttrice Francesca Fialdini e i giornalisti Luca Sommi e Chiara Geloni lancia una frecciatina: “Perché non parlo di politica? Beh, a Verona mi hanno… mi hanno… così… come dire…un po’ tartassato… “, Luca Sommi aggira il “divieto” così: “Allora non parliamo di politica, ma di pesci, ti piacciono le sardine? Molto perché vanno controcorrente, è un pregio e soprattutto oggi è un pregio importante”. Sempre il giornalista: “E ti piace il capitano, scusa il capitone” e l’artista: “All’inizio poteva piacermi, poi... la gente ha paura, c’è tanta paura, ad esempio è ingiusto che una donna maltrattata che denuncia alla polizia non sia ascoltata, alla denuncia la polizia dovrebbe far seguire vittima e carnefice e non lo fa, ecco nei primi momenti del capitone potevo essere d’accordo, poi c’è stato… Se sono favorevole all’accoglienza dei migranti? Sì, sono persone che hanno sofferto ancor prima di salire sulla zattera, che scappano dalla guerra, da situazioni terribili, a Lampedusa non dovrebbero solo accogliere chi soffre, ma mettere gente con i cannocchiali che li avvista in lontananza e corre ad aiutarli a sbarcare sulla terraferma. Una colpa ce l’ha anche l’Europa, i migranti dovrebbero essere accolti un po’ ovunque e non si capisce se c’è una vera distribuzione. Ma mai, mai bisogna lasciare la gente stremata su una barca 10-12 giorni dopo un viaggio lungo e di paura”.