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Guccini e quell'intervista a Modugno: "Che presuntuoso"

Carlo Antini
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In occasione del nuovo album “Note di viaggio – Capitolo I”, Francesco Guccini è uno degli invitati di Fabio Fazio a “Che Tempo Che Fa” ma più che parlare di musica, preferisce raccontare l'attività di autore: “I concerti non mi mancano. Adesso mi considero di più uno scrittore. Ho scritto diversi libri. Ventitre? Madonna quanti! Non credevo, ne contavo meno, mi sembra un numero esagerato. Sì ho fatto anche il giornalista e intervistai Modugno ma non fu una bella cosa. Fu un articolo da giovane presuntuoso”. Fabio Fazio chiede: “E' vero che ti arrabbi con la televisione?”, “Sì m inca**o con la televisione, l'elenco di cosa mi fa arrabbiare è troppo lungo. Mi sfogo con i talk politici”. Fazio mostra l'ultima fatica letteraria “Tralummescuro” e Guccini: “E' il seguito del romanzo uscito nel 1989, il primo parlava del paese ancora vivo e vivace, adesso è un paese vuoto. Non ci sono più le botteghe. I paesi sono tremendi, se sono dieci persone trovano il modo di litigare”, poi vede una serie di foto e sbotta: “Sono morti, tutti da caro estinto. Qualcuno vivo? Sì io!”. Guccini ammette: “Non avevo mai previsto di fare il cantautore, avevo previsto di fare lo scrittore, iniziai a fare il giornalista per quello e per il sacro fuoco. Quale? Quello per le ragazze”.

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