IL LIBRO PIÙ LETTO
Le "corna" di Giulia De Lellis in vetta a tutte le classifiche di vendita
Il libro di Giulia De Lellis e Stella Pulpo, “Le corna stanno bene su tutto. Ma io stavo meglio senza” edito da Mondadori Electa, è il più venduto in assoluto: oltre 45.000 copie. Primo su Amazon, nella top ten di Ibs e in cima alla classifica anche nelle librerie italiane come si legge nell’ultima graduatoria settimanale (dal 16 al 22 settembre) di iBuk che si basa su un panel di 1800 librerie diffuse su tutto il territorio nazionale e aderenti al circuito Arianna. Battuti “I leoni di Sicilia. La saga dei Florio” di Stefania Auci, “Tralummescuro. Ballata per un paese al tramondo” di Francesco Guccini e perfino Stephen King con “L’Istituto”. Un successo “scandaloso” secondo i criticoni e i benpensanti: l’ex corteggiatrice di “UominieDonne”, colei che si è vantata (anche nella sua operetta prima) di non aver mai letto un libro in vita sua, ha più lettori delle pene impegnate. Ohhh, com'è ridotta l’Italia! Lei ha risposto ai detrattori con ironia: "Giuro che non lo faccio più". Ma il successo di Giulia De Lellis non deve stupire: è furba come una volpe, letale come una faina in un pollaio. L’ex gieffina, oggi influencer da oltre 4 milioni di follower, 23 anni, naso scolpito, labbra infiltrate e seno gommato da padre chirurgo, ha affidato la scrittura a Stella Pulpo (quindi la De Lellis non legge, ma nemmeno scrive) tenendo per sé il titolo: “troppo lungo, non si ricorda” le dicevano, ma lei ha puntato i piedi e ha avuto ragione. La storia romanzata dei tradimenti dell’ex Andrea Damante (è specificato nel libro che deve intendersi a mo’ di fiction) è un’esemplare operazione di digital marketing. Sono meno di 150 pagine scritte larghe e con uno stile didascalico, intervallate da disegnini naif e racconti hot alla “Cinquanta Sfumature di grigio ché se le corna stanno bene su tutto, il sesso è il tubino nero che non deve mai mancare nell’armadio. Il “libro-dispensa” è una sorta di lungo post di Instagram su un argomento trasversale, universale e democratico, quale quello dei tradimenti di e a letto. L’attrice candidato premio Oscar Demi Moore ha sputtanato l’ex marito Ashton Kutcher per vendere un numero maggiore di copie dell’autobiografia “Inside Out” e si storce il naso se lo fa la simpatica romanaccia in miniatura? D’altra parte è abilissima a piazzare roba: dai rossetti ai bikini, dalla mollettina per capelli alle scarpe, lei risulta credibile, affidabile e vende, vende, vende. Sui social mostra spezzoni di vita quotidiana (scelti accuratamente come fanno tutte le fashion influencer) e dunque perché non metterli anche nero su bianco? In fondo il libro è solo un’estensione cartacea della quotidianità già edulcorata su Instagram e Youtube. Ma chi si indigna per un successo “facile” senza studio e gavetta – Giulia ha appena annunciato che staccherà la spina per il troppo stress – può stare tranquillo: di Giulia De Lellis o Chiara Ferragni ne nasce una ogni decennio. Tutte le altre, e sono tante, sono un esercito virtuale che sgomita tra un beverone e un eyeliner a punta grossa, media e fine. Destinate a sostituirsi l’una con l’altra.