Giovanni Ciacci smentisce Carlo Freccero: "Non ho avuto nessuna condanna"
Scontro all'arma bianca tra Giovanni Ciacci e Carlo Freccero. Il direttore di RaiDue fino al 28 novembre, giorno di scadenza del mandato, ha rilasciato un'intervista a “ilfattoquotidiano.it” rivelando che il costumista non lavora più in Rai perché "condannato", immediata la replica: "Lo querelo, sono indagato e non ho mai avuto alcuna condanna". Freccero si è scusato immediatamente e rettificato: "E' stato un lapsus, mi scuso, incidentalmente mi è sfuggito condannato invece di indagato". Ma Ciacci è deciso ad andare avanti. Lo stylist senese ha annunciato querela via Instagram: "Carissimo Direttore Freccero prima di dire cose inesatte sulla mia persona si informi dal bravissimo ufficio legale che è situato al piano di sotto a lei a Viale Mazzini . La saluto e ci vedremo presto in tribunale , perché io dico solo cose vere, verissime !!! Bacioni ( citaz non casuale ) Giovanni Ciacci". Freccero ha ammesso l'errore e rettificato, ma sembra non bastare a calmare l'ira del costumista dal pizzetto blu. Carlo Freccero, abile ed esperto uomo tv, dirigente dalle grandi intuizioni, ha rilasciato un'intervista a Giuseppe Candela per "ilfattoquotidiano.it" rispondendo alla Muhammed Ali "vola come una farfalla, pungi come un'ape" e l'ha toccata pianissimo sui rapporti tra RaiUno e RaiDue. Il daytime di RaiDue fa bassi ascolti? Il direttore predica pazienza e svela un doppio retroscena: "Detto Fatto fermo al 4-5% di share? Non è colpa mia, questa decisione è stata presa dal coordinamento dei palinsesti per tutelare in quella fascia Rai1. Pentito di non averlo chiuso? A Detto Fatto c'era un problema, non c'era più Giovanni Ciacci. Ha avuto un problema con la Rai, ha avuto una condanna e non poteva più esserci. E' stato lui a dare le dimissioni, ho dovuto rinnovare la trasmissione che pian piano crescerà negli ascolti" e ancora: "Questa soluzione non ha agevolato Rai1, cercheremo di riportare Detto Fatto alle 14. Per noi è un programma importante, con la fine delle puntate di Cracco spero di poter rimettere le cose in ordine. Avevo dato l'ok alla partenza alle 14.45 perché era previsto un dating show che mi è stato bocciato, sempre perché dava fastidio a Rai1". Nello specifico al programma ad alto budget "Vieni da me" di Caterina Balivo. Freccero si dice soddisfatto dei risultati di "The Voice of Italy" e di Stefano De Martino: "E' un volto contemporaneo e moderno. Il suo esordio su Rai2 è stato esplosivo, sono molto soddisfatto di lui e pensare di avere un giudizio unanime è folle". In verità, la conduzione de "La Festa della Taranta" e del "Festival di Castrocaro" è stata imbarazzante e sgangherata. Ha difeso anche la scelta di chiudere "Mezzogiorno in Famiglia" a favore de "La Domenica Ventura" che per ora non va oltre il 4% di share: "Io mi aspettavo ancora peggio, per fare un bilancio aspettiamo due mesi. Il programma costa in totale 14 mila euro, bisogna fare le nozze con i fichi secchi. Simona è bravissima e ce la farà anche questa volta. Progetti per lei nel 2020? Ci saranno ma non posso anticipare cose di cui non ho ancora parlato con l'amministratore delegato Salini". Alla domanda se si aspettava qualcosa di più dal programma "Nella mia cucina" di Carlo Cracco, volto storico di Masterchef, Freccero replica lapidario: "Sinceramente no, non è da considerare come un programma di palinsesto ma come una trasmissione “pubblicitaria. E' un branded content, dura mezz'ora e solo per venti giorni. Non porta audience, ma soldi".